Comunicato del 7 settembre 2023
Tribunale di Cagliari momenti di tensione: Detenuto durante un udienza davanti al Giudice da in escandescenza, cerca di divincolarsi e aggredisce la scorta. Agente subisce pugno al volto e nel tentativo di immobilizzarlo ha riportato diversi traumi e una distorsione agli arti.
Nel Tribunale di Cagliari e’ andato in scena uno degli episodi che quotidianamente si verificano negli Istituti Penitenziari. Un detenuto durante l’udienza davanti il Giudice, ha improvvisamente cercato di divincolarsi con l’intento di aggredire qualcuno dei presenti. La scorta della Polizia Penitenziaria e’ subito intervenuta ed un Agente dopo aver incassato un violento pugno al volto e’ riuscito ad immobilizzarlo ed immediatamente e’ stato coadiuvato dagli altri Agenti presenti in aula. Il Giudice considerata la grave situazione che si era venuta a creare ha disposto l’immediato rientro del detenuto in carcere. L’ Agente aggredito e’ stato trasportato quindi al pronto soccorso di un ospedale cittadino a seguito dei traumi subiti e per una distorsione ad alcuni arti.
A renderlo noto il segretario generale della Sardegna della UIL pa Polizia Penitenziaria Michele Cireddu che aggiunge: “Quello che e’ successo oggi in Tribunale e’ solo un piccolo scorcio di quello che avviene quotidianamente negli Istituti penitenziari. Senza la prontezza di riflessi dell’Agente di scorta, il detenuto avrebbe potuto fare seriamente del male a qualcuno dei presenti, tra cui proprio il Giudice o il Pubblico ministero, ed avrebbe certamente cercato di evadere considerato che non e’ nuovo a simili atteggiamenti.
Quando sollecitiamo un intervento del Prefetto per il rischio di sicurezza pubblica, ci riferiamo anche ad episodi come quello avvenuto questa mattina nell’aula del tribunale. Se l’Agente sacrificando la propria incolumità fisica non avrebbe avuto i riflessi pronti per immobilizzare immediatamente l’aggressore, si poteva consumare una tragedia perche’ la mole e la prestanza fisica del detenuto gli avrebbe certamente consentito di fare del male a qualunque persona presente.
La situazione a UTA e’ ormai allo sbando, i piantonamenti in luogo esterno di cura stanno mettendo in ginocchio l’Istituto ed e’ incredibile pensare che nonostante sia presente un SAI (sorta di ospedale esterno), vengano inviati cosi’ tanti detenuti negli ospedali esterni!
Il personale e’ costretto a svolgere turni interminabili, al limite della legalità, impensabile continuare a svolgere anche 12 ore di fila senza poter nemmeno mangiare, sembra di raccontare un girone dantesco, con la differenza che nel caso di UTA, si racconta la triste realtà dei fatti!
Abbiamo inviato una missiva al Procuratore generale ed al Prefetto per denunciare la grave situazione che stanno subendo i nostri Poliziotti e paradossalmente se non sono ancora arrivati i riscontri, sono arrivati invece gli eventi critici quasi “a domicilio”.
IL Prefetto di Nuoro , ha constato i riscontri evasivi dei vertici dell’Amministrazione rispetto alle Sue segnalazioni, ed ha deciso di convocare il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica direttamente nell’Istituto di Badu e Carros, fatto mai successo prima. Un gesto forte e significativo che auspichiamo sia l’apripista per altri interventi simili nella altre Province sarde, perche’ gli Istituti della Sardegna sono letteralmente abbandonati e Uta ne e ‘ l’esempio piu’ concreto!
La situazione e’ grave, abbiamo sollecitato delle ispezioni da parte del Dipartimento e dal Provveditorato anche per far luce su una gestione anomala su certi aspetti che denunciamo da tempo. Senza interventi concreti gli episodi come quello di oggi potrebbero non avere lo stesso epilogo!
All’ Agente ferito va la nostra solidarietà ma anche il nostro piu’ sincero plauso perche’ mettendo a rischio la propria incolumità e’ intervenuto immediatamente per evitare conseguenze tragiche!