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COMUNICATO DEL 6 luglio 2023

Carcere di ORISTANO: Detenuto si rifiuta di rientrare in cella, mette in atto una resistenza passiva per poi passare alle vie di fatto aggredendo violentemente l’Agente della sezione che viene accompagnato al pronto soccorso di un ospedale cittadino.

Ancora una violenta aggressione a danno degli Agenti della Polizia Penitenziaria, questa volta lo scenario e’ l’Istituto di ORISTANO dove un detenuto con problemi psichiatrici si e’ inizialmente rifiutato di rientrare nella propria camera ed ha iniziato ad inveire nei confronti dell’Agente della sezione per poi passare alle vie di fatto, minacciando lo stesso Poliziotto per poi colpirlo in maniera improvvisa con estrema violenza.

L’agente e’ stato poi accompagnato al pronto soccorso di un ospedale cittadino dove dopo diverse ore e’ stato dimesso con 15 giorni di prognosi salvo complicazioni.

A renderlo noto il segretario generale della UIL Pa Polizia Penitenziaria Michele Cireddu che aggiunge: “ Continua inesorabile il triste e vergognoso stillicidio di aggressioni, il detenuto facinoroso, da diversi giorni minacciava di mettere in atto gesti auto-soppressivi per ottenere cose vietate dal regolamento. Gli Agenti ovviamente non hanno ceduto, ed hanno intensificato i controlli ma come risposta l’addetto al controllo della sezione ha subito una brutale aggressione!

I detenuti piu’ facinorosi purtroppo utilizzano ogni stratagemma per cercare di violare le leggi anche all’interno degli Istituti penitenziari e, la tendenza a mettere pressione psicologica nei confronti del personale di Polizia, con gesti anti-conservativi sta registrando una preoccupante crescita.

Ormai gli Agenti lavorano costantemente in condizioni impossibili: sono numerose le aggressioni, le minacce, i gesti autolesionistici , i tentativi di suicidio, sono costantemente gestiti dal personale di Polizia Penitenziaria che subisce una mole di stress da lavoro correlato oltre il limite della sopportazione umana.

Senza un intervento politico urgentissimo che possa riformare radicalmente il sistema penitenziario non e’ difficile prevedere situazioni sempre piu’ tragiche ed impossibili da gestire.

Al Poliziotto aggredito va la nostra solidarietà, con l’auspicio che non ci siano ripercussioni fisiche e psicologiche causate dalla vile aggressione subita!