Egregio Direttore,
Giungono doglianze dal personale di Polizia Penitenziaria dell’Istituto sassarese, piu’ che legittime, rispetto il mancato inserimento del periodo limite in cui il personale deve permanere all’interno di una unità operativa.
Riteniamo sia imprescindibile almeno stabilire tale periodo per fornire date certe di rotazione anche per distribuire in maniera equa, in un arco temporale, il carico di lavoro che, oggettivamente, allo stato attuale non sembra distribuito in maniera omogenea.
Riteniamo infatti che per il personale che sta gestendo l’unità operativa con le sezioni piu’ critiche e difficili, sia doveroso fornire un periodo certo di permanenza con la data in cui potranno transitare in un altra unità operativa meno gravosa.
Questo sarebbe anche un intervento intelligente per evitare che il sovraccarico di stress da lavoro correlato possa nel tempo creare inevitabili disagi psico-fisici nei confronti degli operatori.
Da quanto riferitoci infine, pare che all’interno delle unità operative non stia avvenendo una rotazione che possa dare un senso alle parole con cui la Direzione a suo tempo, aveva imposto questa organizzazione del lavoro, condannata fermamente da tutte le OO.SS. che per l’occasione hanno trovato l’unitarietà assoluta.
In chiusura sollecitiamo l’invio dei dati richiesti con la nota 443 del 16 agosto 2024.
In attesa di urgentissimo riscontro porgiamo cordiali saluti.