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OGGETTO: Casa reclusione di Oristano, interruzione presidio medico in Istituto, richiesta interventi urgentissimi.

Esimie Autorità,

Siamo venuti a conoscenza che nell’Istituto da Lei diretto non è piu’ garantita la presenza sanitaria nelle 24 ore.

Questo pare sia determinato dalle dimissioni dei medici che prestavano servizio in Istituto che non sono stati sostituiti con altre figure analoghe.

Come comprensibile, questa improvvisa interruzione di un servizio fondamentale, sta di fatto sta creando gravissimi disagi, sia agli operatori che agli stessi detenuti, per una serie di motivi che non è difficile comprendere ma che crediamo sia utile evidenziare.

Spesso infatti si sono salvate vite umane grazie alla tempestività degli interventi della Polizia Penitenziaria e la contestuale assistenza medica, rapidità ormai resa vana in quanto l’attesa dell’arrivo di una medicalizzata esterna potrebbe essere fatale.

Ma non solo, per usare delle parole appropriate al caso, si sta mettendo a rischio la vita dei detenuti , si stanno di fatto anche sopprimendo posti di servizio vitali per la sicurezza dell’Istituto per piantonare detenuti all’esterno di cura anche per sintomi, che potrebbero essere monitorati in Istituto , esattamente come avveniva quando i medici erano presenti.

E proprio in questi giorni si è verificato che la guardia medica esterna, richiamata nelle ore serali per visitare un detenuto, ha proposto l’invio in ospedale per accertamenti , cosa poi autorizzata dal direttore e, considerato si trattava di un detenuto appartenente al circuito AS, è stato necessario inviare una scorta adeguatamente numerosa, considerato il livello criminale del soggetto.

DI fatto i servizi esterni sono stati quindi sguarniti con un abbassamento pericolosissimo dei livelli di sicurezza! Ma questo ormai non rappresenterà piu’ un fatto straordinario perché è prevedibile che per ogni malore di un qualsiasi detenuto gli operatori saranno costretti a chiamare l’intervento della guardia medica che , non potendo monitorare il detenuto in Istituto, proporrà l’invio in ospedale esterno.

Delle due l’una quindi : O si interviene immediatamente per inviare i medici che possano presenziare nelle 24 ore l’Istituto, oppure si devono inviare urgentemente delle unità di Polizia Penitenziaria in missione per far fronte alle numerossisme volte in cui i detenuti saranno inviati all’esterno per accertamenti che per ovvie ragioni i medici esterni non potranno garantire in istituto.

La situazione è piu’ grave di quanto ci si possa immaginare, con questa interruzione di un servizio imprescindibile e vitale, si sta mettendo a grave rischio sia la sicurezza dell’Istituto e degli operatori che la vita stessa dei detenuti.

Considerata la gravità della situazione si chiede un urgentissimo riscontro della presente prima che si verifichino dei fatti gravi che vedrebbero delle responsabilità non certo della Polizia Penitenziaria.

Cordiali saluti.