OGGETTO: Casa circondariale di Cagliari UTA, allocazione detenuto presso camere di sicurezza in prossimità dell’Ufficio matricola.
Egregio Direttore,
Sono prevenute diverse e, riteniamo piu che giustificate, lamentele da parte del personale su quella che pare sia diventata una prassi gestionale a discapito degli Agenti.
Pare infatti che negli orari notturni sia stato allocato un detenuto presso la camera di sicurezza sita in prossimità dell’Ufficio matricola e, di fatto, gli Agenti che si susseguono nei turni dovranno assicurare una sorta di “sorveglianza a vista” in un ambiente privo di una finestra che consente il riciclo dell’aria, privo del telefono per dare l’allarme in caso di emergenza e nell’eventualità si debba richiamare l’intervento della sorveglianza generale per qualsiasi evento critico.
Il detenuto pare sia stato assegnato provvisoriamente dalla penisola per un mese di osservazione psichiatrica, il periodo di tale osservazione ci risulta sia abbondantemente superato e pare che il personale sanitario abbia concluso la relazione sanitaria richiesta.
Se le notizie ufficiose in nostro possesso si rivelassero veritiere non comprendiamo per quale motivo, anziche’ costringere in ogni turno un Agente a lavorare in maniera indegna, in un ambiente inidoneo, non si organizza la traduzione per riportare il detenuto nella sua sede di provenienza?!
Concorderà con noi sul fatto che di detenuti psichiatrici, problematici e facinorosi il carcere ne’ e’ già pieno, quindi non comprendiamo perche’ tergiversare e costringere un Poliziotto a rischi di ogni natura e sottoporlo ad uno stress psico fisico che non porta di certo positività e benessere.
Noi crediamo che tutte le azioni, in un Istituto cosi’ complesso, portino sempre a delle conseguenze, a nostro avviso, sarebbe quindi opportuno, prima di mettere il personale in queste condizioni indecorose ed indegne, valutare ogni alternativa possibile.
Si rimane quindi in attesa urgentissima di avere riscontri per la risoluzione immediata della problematica esposta.