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Oggetto: Casa Circondariale di Cagliari UTA, criticità servizio raccolta rifiuti.

Egregio Direttore,

Ci e’ stato riferito che recentemente, a causa delle mutate condizioni esecutive del contratto relativo al servizio di raccolta dei rifiuti differenziati, è stato emanato un ordine di servizio che dispone, a seguito della differenziazione dei rifiuti negli appositi contenitori da parte degli addetti deputati alla raccolta differenziata, che questi ultimi siano caricati su mezzo adibito a tale trasporto e condotto dal personale del Corpo di Polizia Penitenziaria appartenente alla MOF. Il tragitto inizia in prossimità delle sezioni detentive e si conclude in un sito individuato nell’area esterna dell’Istituto, situata presso i parcheggi riservati al personale, dove sono stati ubicati idonei cassoni raccoglitori dei rifiuti. Tale attività viene quotidianamente svolta in una fascia oraria tra le 8.30 e le 9 del mattino.

Premettendo che lo smaltimento dei rifiuti, lo spostamento e la raccolta di questi ultimi, dovrebbe essere materia esclusivamente amministrativa tra la direzione dell’Istituto e la ditta esterna di smaltimento, ci sembra inopportuno, per usare un eufemismo, coinvolgere l’area sicurezza e, di conseguenza, l’impiego del personale di Polizia Penitenziaria se non per quanto concerne l’osservazione dei lavoranti addetti alla raccolta differenziata.

Questa O.S. si interroga, anche e non solo, sull’impiego inappropriato del personale di Polizia Penitenziaria in suddette mansioni, in quanto è palese che il trasporto dei rifiuti non sia contemplato nelle mansioni disciplinate dall’art.5 della Legge 15 dicembre 1990, nr. 395, ma sull’insalubrità a cui sono sottoposti sia gli Agenti che dovrebbero trasportare i rifiuti dall’interno all’esterno, sia tutto quel personale che, a vario titolo, utilizza o transita nell’area parcheggi riservata agli addetti ai lavori. Va da se che se è cosa grave l’impiego a mansioni di non pertinenza delle unità di Polizia Penitenziaria, andando ad intaccare e snaturare quelle che sono le reali competenze, capacità ed esperienze professionali, ancora più grave rappresenta l’esporlo a inalazione o contatto con rifiuti non equiparabili all’uso domestico ma a quelli prodotti da comunità ben più ampie, con facili deduzioni degli eventuali disagi e/o malattie in cui possono incorrere.

Si chiede pertanto di voler provvedere urgentemente all’abrogazione del suddetto ordine di servizio e a disporre direttive in merito alla raccolta dei rifiuti che non mettano a repentaglio né la dignità del Corpo di Polizia Penitenziaria né la salute dei suoi appartenenti.

In attesa di urgentissimo riscontro, si porgono i saluti.