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OGGETTO: Casa Circondariale di Sassari, attività trattamentali, anomalie.
Egregio Direttore,
Ci e’ stato riferito che di recente, alcune modifiche organizzative, abbiano costretto un solo Agente addetto alle attività trattamentali al controllo di un numero elevatissimo di detenuti che fruiscono, in luoghi diversi, delle varie attività come il campo di calcio, la palestre e gli orti sociali.
Questo inevitabilmente determina che un gruppo di detenuti siano privi di controllo da parte del personale di Polizia Penitenziaria e soprattutto dopo l’evasione avvenuta nell’Istituto di Nuoro non sembra di certo una modalità operativa accettabile.
Ora, considerato il fatto che di recente abbiamo avuto modo di verificare che in caso di eventi critici le responsabilità ricadono sull’anello piu’ debole , crediamo che l’organizzazione sopra descritta rappresenti un chiaro rischio di natura amministrativa e penale nei confronti dell’Agente che di fatto e’ costretto a svolgere un servizio oggettivamente irrealizzabile.
Se la Direzione dovesse emanare un ODS che esula da responsabilità in caso di evasione o altri eventi critici il personale impiegato al controllo contemporaneo di piu’ attività trattamentali che, lo ribadiamo, si svolgono in luoghi diversi, non avremmo di certo nulla da eccepire, ma sino ad allora, chiediamo di rivedere urgentemente l’organizzazione attuale.
Noi siamo del parere che le attività trattamentali debbano ovviamente essere svolte ma con i giusti criteri e, soprattutto, non si deve esporre l’esiguo personale impiegato al controllo, a dei rischi di natura penale ed amministrativa.
Alla luce di quanto sopra evidenziato, si chiede perlomeno di assegnare una unità al controllo di ogni attività organizzata e, nel caso vi sia l’impossibilità di integrare il perosnale attualmente impiegato, si chiede di voler attivare le attività trattamentali in proporzione al numero di Agenti che si possono assegnare ai controlli.

In attesa di urgentissimo riscontro, molti cordiali saluti.