OGGETTO: Casa Reclusione di Isili, esiti della visita della UIL PA Polizia Penitenziaria.
Ill.me Autorità,
In data 16 settembre 2016, una delegazione della UIL PA Polizia Penitenziaria, composta dal segretario generale Sardegna Michele CIREDDU e dai due segretari territoriali della C.R. di Isili, hanno effettuato una visita sui luoghi di lavoro dell'Istituto del sarcidano.
la delegazione e ' stata accolta con cortesia dal comandante di reparto Commissario ATZENI Alessandro , che nello stesso tempo, dando la sua disponibilità affinchè la delegazione raccogliesse i dati relativi alla gestione del personale, forniva dati relativi alla gestione dei detenuti ed internati presso la struttura penitenziari in oggetto.
Allo stato attuale la colonia penale conta una popolazione detenuta di 110 unità di cui circa 30 unità internate; la popolazione detenuta è ubicata in 3 diverse diramazioni denominate “centrale” , “stalle” e “ fontana”; in tutte viene applicata la sorveglianza dinamica che presenta forti problematiche dettate non solo dalla carenza delle unità di polizia penitenziaria stanziate presso la colonia ma anche a causa della distanza che intercorre tra una diramazione e l’altra, che può variare di alcune centinaia di metri fino ad arrivare ai 2 km nel caso della diramazione “fontana”, che risulta “isolata” rispetto alle altre sia dall' Ufficio matricola che dal primo presidio medico (infermeria).
Tempo addietro in occasione dell’ inaugurazione della sopracitata diramazione, vennero assegnati oltre i 2 agenti per turno, anche un capo diramazione che aveva il compito di coordinare le richieste dei detenuti e si occupava di un collegamento sia concettuale che fisico con gli uffici posti in centrale. Allo stato attuale, causa carenza di personale, la figura del capo diramazione è stata sospesa come posto di servizio presso la diramazione “Fontana” e solo 2 unità per turno devono fronteggiare le esigenze che una diramazione necessita; ma fattore ben più grave è rappresentato dal fatto che nel turno notturno un solo agente è preposto alla sorveglianza dell'intera diramazione, ed essendo quest’ultima immersa in un bosco isolato da tutto il restante contesto penitenziario, sia nell’ipotesi di un eventuale attacco esterno o di una problematica di natura logistica come un incendio dove occorrerebbe un intervento repentino al fine di mettere in sicurezza sia il personale che la popolazione detenuta, ci si potrebbe imbattere in criticità dagli epiloghi nefasti.
All’interno della sezione internati si contano numerosi elementi che solo di recente hanno finito di scontare pene severissime nei circuiti as 1, as 2 ed anche 41 bis e la struttura , anche se munita di telecamere a circuito chiuso, presenta delle finestre che danno sbocco ai cortili antistanti le campagne .
Per quanto concerne la tipologia dei detenuti assegnati presso alla colonia oggi raramente quest’ ultima riguarda detenuti con capacità agricole; infatti eccetto sporadici esempi di detenuti che presentano capacità dedite all'allevamento od all’ orticoltura, nella maggior parte dei casi si tratta di assegnazioni di detenuti originari del Magreb, cresciuti in contesti urbani che ignorano il lavoro agricolo , il bosco e l’attrezzatura di cui l’espletamento di tali mansioni impongono l'utilizzo.
Un altro aspetto importante è dato dal fatto che per “decongestionare altri Istituti della Penisola si permette di accedere alle colonie ad un utenza che spesso non ha rispettato il patto tratta mentale e che quindi non arriva presso l’Istituto per capacità lavorativa o per fattore premiale ma per sovrannumero; si fa inoltre presente che la pericolosità non si esaurisce conseguentemente con l'estinzione della pena , perciò la promiscuità tra soggetti differenti con pene significative alle spalle rischia di vanificare il lavoro trattamentale fatto negli anni precedenti.
Dal punto di vista logistico la colonia penale di Isili è situata in un contesto similare dal punto faunistico e floristico a un vero e proprio parco naturale; il territorio, comprendente 640 ettari di bosco di cui gran parte composto da querce e lecci secolari, è situato in un altopiano posto a circa 800 metri d'altezza ed è oggetto di attenzioni da parte degli enti regionali preposti, al fine di mantenere un dialogo con le aree limitrofe ricche di siti archeologici classificati come patrimonio Unesco.
Allo stato attuale le attività trattamentali che si svolgono all'interno della casa di reclusione di Isili sono prettamente agro pastorali; il territorio si presta all'allevamento di circa 1000 capi ovini, il cui latte viene raccolto e lavorato in sede in un moderno caseificio situato all'interno della colonia. Nel periodo estivo, all’attività di allevamento viene affiancata la coltivazione di numerosi ettari di colture orticole che producono un ottimo prodotto con caratteristiche biologiche uniche nel suo contesto.
In conclusione alla visita, a fronte di una grande potenzialità della struttura e del territorio solo parzialmente sfruttati, si è riscontrata una gravissima carenza di personale che se da un lato rallenta le normali attività di gestione della popolazione detenuta e assottiglia i parametri di sicurezza in cui si trovano ad agire quotidianamente le unità di polizia penitenziaria, dall’altro immobilizza le grandi possibilità trattamentali come il reinserimento sociale (possibili interazioni con altri enti presenti sul territorio) e l’avviamento al lavoro dei detenuti (produzioni biologiche, coltivazioni sperimentali, apprendimento di attività agricole spendibili sul mercato del lavoro), oltre alla conoscenza e rivalutazione del territorio che un Istituto come questo potrebbe portare avanti.
Nel panorama nazionale le colonie rappresentano una forma sperimentale di detenzione oltre ad essere dei “fiori all’occhiello” per l’amministrazione dal punto di vista strutturale, logistico e trattamentale. Queste realtà vanno salvaguardate e non lasciate appassire lentamente causa mancanza di fondi o assenza di ricambi generazionali nelle assegnazioni di personale di polizia penitenziaria. Si ribadisce per tanto l’urgenza di assegnazioni presso la Casa di reclusione di Isili, indispensabili per il mantenimento attivo della struttura e di un progetto tratta mentale che va avanti da anni portando sempre nuovi frutti.
In attesa di urgente riscontro.