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Comunicato del 28 marzo 2025

Carcere di Oristano: detenuto dell’alta sicurezza cerca di strangolare un Poliziotto che finisce al pronto soccorso!

Ennesima aggressione ai danni di un poliziotto nell’Istituto di Oristano, dove un detenuto dell’alta sicurezza ha inizialmente chiesto chiarimenti sulla richiesta che aveva avanzato alla direzione per ottenere una chiamata. Mentre il poliziotto gli riferiva che avrebbe chiesto agli uffici preposti se effettivamente era stato autorizzato, il detenuto non gli ha nemmeno dato il tempo di approfondire la questione e, andando in escandescenza, lo ha vigliaccamente aggredito.

Dalle prime ricostruzioni pare che il detenuto, dopo averlo colpito al volto, approfittando del fatto che l’agente è stramazzato a terra, abbia iniziato a strangolarlo. Se non fossero intervenuti un altro agente e altri due detenuti, si sarebbe verificata una tragedia!

L’Agente è stato quindi trasportato al pronto soccorso di un ospedale cittadino dove attualmente si trova ancora in osservazione.

A riferire l’accaduto il segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria della Sardegna Michele Cireddu che aggiunge:

Il carcere di Oristano è ormai costantemente alla ribalta per eventi estremamente critici. Le aggressioni e le minacce da parte di detenuti facinorosi sono sempre più numerose; continuiamo a sostenere che la gestione dell’Istituto da parte della Direzione è improntata a una burocrazia che di fatto paralizza il lavoro dei poliziotti, i quali si trovano a fronteggiare la protesta di detenuti con un profilo criminale altissimo!

Le assenze per stress da lavoro correlato sono in preoccupante aumento, perché anche i poliziotti più strutturati e stoici, di fronte a una scarsissima qualità del lavoro, cedono e vengono travolti da una situazione che non è più umanamente tollerabile.

Il personale si sente abbandonato dalle Istituzioni e cerca in ogni modo di ovviare alle falle di un sistema che definiamo fallimentare. Questo porta inevitabilmente ad un accumulo di stress che diventa ingestibile.

Le parole di un poliziotto, che ha dovuto abbandonare momentaneamente il servizio perché sotto stress, rimangono nella nostra mente e ci spingono a disertare l’invito per la festa regionale del corpo prevista per il 26 marzo 2025 a Isili.

Non abbiamo alcun motivo per festeggiare fino a quando i nostri poliziotti non potranno rappresentare lo Stato e la legalità senza subire ogni giorno un'aggressione, uno sputo in faccia, una minaccia di morte, senza ammalarsi a causa dello stress e della pessima qualità del lavoro che rende impossibile continuare in questo modo!

Senza l’intervento di un neo agente e addirittura di altri due detenuti, che hanno impedito all’aggressore di portare a termine il tentativo di strangolamento, saremmo stati di fronte a una tragedia immane. I vertici dell’Amministrazione devono intervenire immediatamente, prima che queste vicende abbiano un epilogo tragico. All’aggredito va la solidarietà e la vicinanza di tutti i livelli della UIL.