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Comunicato del 18 novembre 2024

Carcere di SASSARI: detenuto provoca un incendio, salvato miracolosamente dagli Agenti, sette intossicati vengono ricoverati.

Notte ad alta tensione nell’Istituto di Bancali dove un detenuto ha provocato un incendio nella propria camera detentiva, bruciando i suppellettili ed il materasso che hanno creato dei fumi tossici che in pochi secondi hanno invaso la sezione dove sono allocati centinaia di detenuti.

E’ stato provvidenziale l’intervento dei Poliziotti che sono riusciti a mettere in salvo l’autore del gesto, mettere in sicurezza i detenuti della sezione e domare l’incendio.

Dalle prime frammentarie ricostruzioni pare che il detenuto abbia anche ostacolato i soccorsi, cercando di impedire agli Agenti di entrare nella camera detentiva. Dopo non poche difficoltà sono riusciti comunque ad accedere per accompagnare il detenuto in un luogo sicuro. La tossicità dei fumi ha intossicato i 7 Agenti intervenuti che sono stati poi trasportati al pronto soccorso di un ospedale cittadino e non si hanno ancora notizie sul loro attuale stato di salute.

A renderlo noto e’ il segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria della Sardegna Michele CIREDDU che aggiunge:

Continuiamo a denunciare la grave situazione in cui sono costretti a lavorare i nostri Poliziotti costretti a gestire eventi critici estremamente gravi in costante carenza organica e sotto anche i piu’ minimi livelli di sicurezza previsti.

In questo caso la tempestività con cui gli Agenti sono intervenuti ha scongiurato una tragedia perché se le fiamme fossero divampate in maniera incontrollabile, sarebbe stato ancora piu’ difficile mettere in sicurezza un intera sezione e salvare l’autore dell’incendio da una sorte drammatica.

I Poliziotti intervenuti hanno messo a repentaglio la propria incolumità per salvare una situazione estrema e non è la prima volta che a Bancali evitano quella che poteva diventare una catastrofe.

Quello che sicuramente è catastrofico è invece il fatto che il Dipartimento tergiversa ad inviare un Direttore in pianta stabile e un Provveditore che possa intervenire immediatamente. È indispensabile riorganizzare, con i rappresentati dei lavoratori, l'organizzazione del lavoro, soprattutto a Sassari, dove l'attuale rappresenta un rischio concreto per tutti gli operatori.

Se il nostro segretario nazionale ha definito illegale il sistema penitenziario attuale, soprattutto a causa del fatto che i poliziotti sono costretti a svolgere più posti di servizio e il sovraffollamento detentivo ha raggiunto percentuali da codice rosso, noi aggiungiamo che gli agenti in Sardegna sono costretti a lavorare nelle condizioni denunciate ma con uno stato di abbandono che dovrebbe determinare il commissariamento di un'amministrazione che sta facendo acqua da tutte le parti e non basterebbe un'immensa diga per fermare l'emorragia!

Purtroppo, se il capo del Dipartimento non invierà immediatamente un provveditore regionale con cui ricostruire un'organizzazione fallimentare e non invierà un direttore in pianta stabile a Bancali che possa convocare i rappresentanti dei lavoratori per riorganizzare un carcere che ha subito un peggioramento significativo nella qualità del lavoro, è impossibile sperare in un'inversione di tendenza.

Agli Agenti intervenuti va la nostra piu’ totale vicinanza auspicando che anche l’Amministrazione sappia riconoscerne il coraggio e la straordinaria capacità di intervento.