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COMUNICATO DELL’8 novembre 2024

Carcere di NUORO: Grave aggressione a danno di un Poliziotto , detenuto lo ferisce alla testa con un violento colpo di sgabello.

Ancora un evento critico nel carcere di Badu e carros dove un detenuto che pare non sia nuovo a simili episodi, ha letteralmente distrutto uno sgabello nella testa di un Agente senza un motivo apparente, mentre quest’ultimo si assicurava che i detenuti lavoratori della manutenzione eseguissero dei lavori all’interno della camera detentiva.

L’Agente ha riportato un trauma cranico ed ha dovuto abbandonare il servizio per ricorrere alle cure dei sanitari.

A renderlo noto e’ il segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria della Sardegna Michele Cireddu che aggiunge: questo ennesimo episodio di violenza nei confronti della Polizia Penitenziaria preoccupa oltremisura perché a metterlo in atto è stato un detenuto che pare avesse dato segnali di aggressività, sia nei confronti degli Agenti che nei confronti del personale sanitario.

Per le azioni scorse le OO.SS. dei medici avevano denunciato un clima di tensione dovuto proprio al fatto che il personale sanitario si sentiva minacciato dai comportamenti aggressivi e minacciosi del detenuto, ora questo episodio di violenza nei confronti di un Poliziotto, non fa altro che confermare che si tratta di una situazione che non puo’ continuare ad essere ignorata!

Il carcere di Nuoro continua ad essere gestito per alcuni giorni alla settimana dal Comandante titolare di Oristano, costretto a “dividersi” tra i due istituti mentre il Direttore è stato inviato in missione dal carcere di Lanusei. Incredibilmente nonostante le nostre ripetute denunce ed il tentativo del Prefetto di Nuoro, il carcere rimane ancora privo di due figure apicali titolari e questo la dice lunga sul livello di attenzione che il Dipartimento assicura nei confronti di un Istituto estremamente complesso.

Il personale è allo stremo perchè costretto a svolgere quotidianamente ore di straordinario che rendono i turni interminabili e sono costretti a lavorare con una pessima qualità del lavoro. I limiti strutturali e la mancanza di attenzione da parte dei vertici regionali e dipartimentali sono ormai una costante e senza interventi concreti la situazione è destinata a precipitare inesorabilmente.

Chiediamo nell’immediatezza il Dipartimento metta in atto l’unico intervento che è riuscito ad emanare in tutti questi anni per fronteggiare le aggressioni: il trasferimento del detenuto autore dell’aggressione in un altra regione!

Al Poliziotto aggredito va la solidarietà e la vicinanza di tutti i livelli della UIL.