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Comunicato del 21 settembre 2024

Carcere di SASSARI: altro Poliziotto aggredito, è allarme rosso !!!

Ancora un episodio di violenza nell’Istituto di SASSARI dove un detenuto, che si rifiutava di assumere la terapia in presenza del sanitario e del Poliziotto presente, ha cercato di nascondere le pastiglie nei propri indumenti e nel momento in cui l’Agente lo ha invitato ad assumere la terapia davanti al sanitario, lo ha brutalmente aggredito con calci, pugni e addirittura con dei morsi in alcune parti del corpo.

E’ stato provvidenziale l’intervento di altri poliziotti intervenuti in soccorso che, a fatica sono riusciti a immobilizzare l’aggressore, prima che potesse infierire ulteriormente.

Il Poliziotto è stato poi trasportato in ospedale esterno a causa delle contusioni e delle ferite riportate e per il malessere causato dall’accaduto. E’ incredibile anche il fatto che nonostante il detenuto di recente avesse iniziato la profilassi per la TBC in ospedale non siano stati effettuate le analisi all’Agente aggredito.

A renderlo noto il segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria Michele CIREDDU che aggiunge: …” Continuano purtroppo le aggressioni a danno dei Poliziotti nell’Istituto di Sassari e le dinamiche sono ormai sempre simili: detenuti che incuranti delle regole, delle leggi , non esitano minimamente ad aggredire gli operatori con una cattiveria e una ferocia che preoccupa, perlomeno noi rappresentanti del personale.

Se non fossero intervenuti tempestivamente altri poliziotti, allertati dalle urla, l'aggressore avrebbe potuto continuare a ferire l'agente, solo per aver impedito un pericoloso accumulo di farmaci. Alcuni detenuti, infatti, tentano di nascondere i medicinali per creare miscele pericolose; la prontezza del poliziotto ha evitato conseguenze ben peggiori.

Subire un vile aggressione per far rispettare le regole ha dell’incredibile, ormai gli Istituti sono diventati teatro di violenza gratuita e sembra che solo i poliziotti vogliano continuare a lottare per garantire il rispetto delle regole e della legalità.

I vertici Dipartimentali continuano infatti a risultare non pervenuti, il Provveditore dopo aver pretesto lo stravolgimento dell’organizzazione del lavoro che a nostro avviso a Sassari ha peggiorato drasticamente la situazione che non era già rosea, sembra ormai concentrato sulla sua nuova regione e non abbiamo ancora contezza circa la data in cui verrà inviato un nuovo Provveditore. Non va meglio a nostro avviso la gestione dell’Istituto: è stato inviato un Direttore in missione che non ha ancora convocato un incontro con i rappresentanti dei lavoratori. Non conosciamo le sua linea gestionale, i suoi obiettivi, non sappiamo nemmeno sino a quando “reggerà” l’Istituto! Una situazione estremamente surreale che denota uno stato di abbandono da parte del dipartimento ingiustificabile!

Pensavamo che sotto il drammatico livello in cui era sprofondata la Sardegna penitenziaria non si potesse scendere, ma siamo stati smentiti negativamente. Non è difficile prevedere che se non arriveranno interventi concreti e non dovesse arrivare un Provveditore con cui ricostruire dalle macerie un organizzazione che sembra far acqua da tutte le parti, la situazione è destinata a sprofondare irreversibilmente.

Al Poliziotto aggredito va la vicinanza di tutti i livelli della UIL, auspicando che sia l’ultima vile aggressione che subiscono i nostri Poliziotti!