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Comunicato del 9 giugno 2023

Casa Circondariale di Sassari: detenuto aggredisce due Poliziotti per non avergli permesso di violare il regolamento, vengono trasportati al pronto soccorso di un ospedale esterno!

La UIL: lo stillicidio delle aggressioni continua inesorabile, il Ministro NORDIO aveva annunciato interventi immediati, cosi’ come il Capo del Dipartimento Giovanni RUSSO, allo stato attuale Sassari e la Sardegna continuano ad essere abbandonate, e’ una vergogna continua !

Ennesima aggressione negli Istituti della Sardegna, questa volta lo scenario e’ il carcere di Sassari dove un detenuto di origine Nigeriana ha preteso di uscire dalla propria camera per andare in un altra sezione, nonostante sia vietato per ovvi motivi di opportunità. Spesso infatti i detenuti che non possono incontrarsi vengono ovviamente allocati in sezioni diverse, e le conseguenze in caso di trasgressione di queste disposizioni, possono essere tragiche, soprattutto se si dovessero incontrare soggetti che all’esterno erano appartenenti ad associazioni criminali rivali.

Al diniego il detenuto si e’ inizialmente rifiutato di rientrare nella propria camera per poi passare dalla resistenza passiva alle vie di fatto, aggredendo i due Poliziotti con pugni sul volto e sul petto, mentre disperatamente cercavano di fermarne la furia aggressiva, cosa non certo agevole considerata l’enorme mole fisica dell’aggressore. Solo dopo l’arrivo dei rinforzi il detenuto e’ stato bloccato ed ha interrotto la sua azione violenta ma per i due poliziotti e’ stato necessario l’intervento dell’ambulanza che gli ha trasportati al pronto soccorso di un ospedale esterno.

A renderlo noto il segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria della Sardegna Michele Cireddu che aggiunge:

“Questo e’ l’ennesimo episodio di aggressione a danno dei nostri Poliziotti, il Ministro Nordio in un suo intervento iniziale aveva associato metaforicamente un pugno subito dagli Agenti come subito da se stesso! Noi altrettanto metaforicamente invece prendiamo atto che, considerata l’inerzia dimostrata sin’ora, i troppi pugni subiti lo hanno mandato al tappeto!

Il fenomeno delle aggressioni e’ sempre piu’ dilagante, il pretendere il rispetto delle regole, garantire la legalità, mantenere alto il simbolo dello Stato anche nei luoghi come il carcere, considerati di frontiera, innesca in certi detenuti facinorosi il pretesto per aggredire gli Agenti, perche’ purtroppo hanno la consapevolezza che lo Stato sta dimostrando tutta la sua debolezza permettendo che gli Agenti siano le vittime sacrificali!

I due Poliziotti sono stati trasportati in ospedale e la prognosi supera i 10 giorni salvo le complicazioni, e questo e’ avvenuto solo perche’ hanno preteso il rispetto delle regole in un luogo dove a disattendere le regole e’ proprio l’Amministrazione che costringe gli Agenti a lavorare al di sotto dei livelli di sicurezza, senza una guida certa ed effettiva!

Il Direttore si divide tra Sassari e Cagliari, l’ennesimo Comandante “provvisorio” e’ stato inviato in missione dalla penisola, giusto il tempo per comprendere come funziona il carcere di Sassari e non e’ difficile ipotizzare l’ennesimo avvicendamento di entrambe le figure, perche’ l’Amministrazione penitenziaria sta dimostrando tutta la sua debolezza e l’ inadeguatezza a gestire una situazione sempre piu’ allarmante.

Preoccupa anche il livello della politica sarda, perlomeno rispetto all’emergenza carceri. Nessuno schieramento politico infatti ha saputo portare negli anni, un minimo risultato per garantire ai piu’ di 1300 Poliziotti che operano in Sardegna, almeno le stesse condizioni lavorative delle altre regioni d’Italia! Carenze in tutti i ruoli, l’assenza contemporanea di un Direttore e di un Comandante titolari nell’Istituto di Sassari e’ una vergogna che macchia le Istituzioni, la politica sarda e certifica il fallimento dell’Amministrazione penitenziaria che andrebbe riformata mandando a casa gli attuali vertici!