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COMUNICATO DEL 11 NOVEMBRE 2022

 

Visita del Capo del Dipartimento nell’Istituto di NUORO. La UIL CIREDDU: il Presidente Renoldi nelle visite in Sardegna cammina nelle macerie di un Amministrazione distrutta, se non lo percepisce e’ preoccupante e se fa finta di non accorgersi lo e’ altrettanto.

 

La visita del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Carlo RENOLDI nell’Istituto di Nuoro arriva in concomitanza con le proteste ed il malumore espresso dal personale di Polizia Penitenziaria che si e’ visto improvvisamente modificare gli orari lavorativi con un atto unilaterale della Direzione che non ha coinvolto i rappresentanti dei lavoratori come previsto dalla normativa vigente.

L’Istituto di Nuoro soffre di una grave carenza organica nel ruoli intermedi dei Sovrintendenti e degli Ispettori ed il personale del ruolo Agenti e Assistenti e’ costretto a sopperire alla carenza di queste figure assumendo incarichi di responsabilità non propri del ruolo.

Il Presidente Renoldi mentre nelle altre regioni ci risulta abbia convocato i rappresentanti sindacali nei tempi utili, in Sardegna assume un atteggiamento censurabile.

In questa occasione e’ vero che e’ pervenuto un invito per un incontro con i delegati locali ma e’ stato spedito solo nella serata del giorno precedente alla visita, senza rispettare quindi i tempi tecnici per permettere ai delegati di poter avere i permessi utili per la partecipazione.

A renderlo noto il segretario generale della UIL PA Polizia penitenziaria della Sardegna Michele CIREDDU che aggiunge: “ Il capo del Dipartimento quando si reca in terra sarda sembra entrare in sintonia con il modus operandi dell’Amministrazione sarda. Avremmo infatti apprezzato una convocazione nei tempi utili per affrontare le problematiche dell’Istituto di Nuoro e degli altri Istituti sardi ma ha perso, a nostro avviso, l’ennesima occasione.

Continua a camminare sulle macerie di un Amministrazione penitenziaria distrutta non solo per le carenze organiche: L’Istituto di Sassari ancora e’ privo di un Comandante e di un direttore e chi si alterna per reggere gli istituti, non riscontra vergognosamente le note sindacali per situazioni gravi e meritevoli di attenzione. Anche gli eventi critici aumentano in maniera esponenziale, (omicidi tra detenuti, suicidi, aggressioni a danno del personale, la piu’ recente una grave aggressione ad un medico . Anche ad UTA continuano incessanti gli eventi critici e le aggressioni a danno degli operatori e la grande percentuale dei detenuti psichiatrici e facinorosi rende la situazione sempre piu’ esplosiva.

L’Istituto di Tempio invece, oltre a non avere un Direttore in pianta stabile, sembra appartenere ad un altra Amministrazione dove le pari opportunità tra tutto il personale sono un miraggio e vige l’improvvisazione. La mancanza di un Direttore interessa anche gli Istituti di Oristano, Isili, Lanusei e Mamone, cosi’ come e’ innegabile che sia urgentissimo inviare un Provveditore che voglia rilanciare le relazioni sindacali in favore del personale. Attualmente la situazione e’ disastrosa: Avere una convocazione sindacale e’ un utopia, e’ scomparso l’organo che giudicava le violazioni perpetrate dalle Direzioni, il protocollo di intesa regionale, soprattutto nella parte relativa alle pari opportunità tra tutto il personale, e’ costantemente disatteso. L’ultima violazione vede protagonista proprio la Direzione di Nuoro che ha modificato in maniera unilaterale gli orari e l’organizzazione del lavoro. Cosi’ non si puo’ andare avanti, se la situazione non e’ ancora definitivamente precipitata e’ solo grazie allo spirito di sacrificio della Polizia Penitenziaria, le visite negli Istituti , se non portano risultati, rimangono delle passerelle inutili. Il personale ha bisogno di interventi concreti , di visite istituzionali ne ha viste ormai troppe!