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COMUNICATO DEL 20 GENNAIO 2022

Istituti penitenziari della Sardegna: la situazione e’ in costante peggioramento, tra eventi critici e aumento vertiginoso dei contagi si rischia il tracollo. La UIL: i casi stanno aumentando in maniera vertiginosa in tutti gli Istituti e non si fermano gli eventi critici, ieri a Uta un detenuto ha incendiato la propria camera ed ha cercato di infilzare gli Agenti con un bastone appuntito, cosi’ e’ un inferno!

Aumentano ancora in maniera preoccupante i contagi al covid 19 negli Istituti della Sardegna, i numeri stanno letteralmente mettendo in ginocchio l’organizzazione del lavoro ed il personale e ‘ chiamato a turni interminabili per sostituire le assenze dovute alla positività. Intanto non diminuiscono gli eventi critici , ieri notte nel carcere di UTA un detenuto ha incendiato la propria cella, ed ha cercato di infilzare gli Agenti intervenuti con un arma rudimentale appuntita.

A renderlo noto il segretario generale della Sardegna della UIL PA Polizia Penitenziaria Michele CIREDDU che aggiunge:…” arrivano ancora segnali di fumo dagli Istituti della Sardegna, il numero di positivi al covid 19 sta raggiungendo indici preoccupanti e gli eventi critici non si placano, proprio ieri notte nell’Istituto di UTA un detenuto ha appiccato un incendio nella propria camera e ha cercato di infilzare con un bastone appuntito gli Agenti che sono intervenuti per portarlo in salvo.

Raccontiamo scenari macabri e surreali nel silenzio ostinato dei vertici dell’Amministrazione che non hanno ancora convocato le organizzazioni sindacali nemmeno per rivedere il protocollo sanitario ormai inadeguato rispetto all’evolversi della pandemia soprattutto all’interno degli istituti. Crediamo di poter dichiarare senza paura di smentita che la Sardegna penitenziaria e’ letteralmente abbandonata, lo dicono i numeri e la scarsa attenzione da parte della politica e delle Istituzioni per il sistema penitenziario. Rimangono in regione 3 Direttori per gestire 10 Istituti, ancora non sono stati consegnati i repartini detentivi ospedalieri per i ricoveri in sicurezza dei detenuti negli ospedali cittadini, mentre in tutte le altre regioni d’Italia sono stati consegnati da decenni, la carenza organica in tutti i ruoli poi incide maggiormente a causa della presenza di una elevatissima percentuale di detenuti psichiatrici Anche l’interpello per la sostituzione del Provveditore e’ andato deserto ed e’ facile immaginare che, come successo in passato, si alterneranno diversi Dirigenti non titolari. Potremmo continuare con tanti altri esempi ma crediamo che lo scenario sia già abbastanza desolante. Senza interventi concreti si rischia il tracollo, nessuno potra’ dire di non conoscere la situazione e questa inerzia dimostrata dai vertici dell’Amministrazione, dalla politica e dalle Istituzioni non verrà assolta.