COMUNICATO DEL 14 GENNAIO 2022
Istituti penitenziari della Sardegna in affanno a causa della quarta ondata del covid. La UIL: Soprattutto in questo periodo servirebbero i repartini detentivi ospedalieri, nemmeno un decesso ha smosso l’inerzia colpevole e vergognosa della politica e delle Istituzioni!
Aumentano in maniera vertiginosa i contagi negli Istituti della Sardegna, abbiamo quindi chiesto un urgentissima convocazione sia al Provveditore che al Dirigente del Centro per la giustizia minorile per modificare il protocollo di intesa sanitario, rendere immediatamente obbligatorie le mascherine con protezione FFp2 sia per gli operatori che per i detenuti, ed apportare modifiche piu’ attuali rispetto all’evolversi della pandemia, ma incredibilmente tutto ancora tace.
A renderlo noto il segretario generale della Sardegna della UIL PA Polizia Penitenziaria Michele CIREDDU che aggiunge:…” Registriamo un preoccupante disinteresse da parte della classe politica e delle Istituzioni sulle gravi criticità che si registrano negli istituti penitenziari della Sardegna. I dati sui contagi inviati dal Dipartimento sono completamente fuori dalla realtà, ci arrivano infatti segnalazioni su decine di contagi tra gli operatori ed il personale e, nonostante la richiesta di convocazione per mettere in atto gli interventi necessari, regna il silenzio.
In questo periodo inoltre, sarebbero estremamente vitali i repartini detentivi ospedalieri ed e’ davvero triste e frustrante commentare ancora una volta che, nonostante le ripetute denunce delle OO.SS. , negli ospedali di Cagliari ed Oristano i locali destinati a tale utilizzo sono ancora adibiti a magazzini per gli attrezzi. Riteniamo inoltre vergognoso che nemmeno un suicidio avvenuto in ospedale abbia smosso l’inerzia colpevole della politica e delle Istituzioni. Siamo arrabbiati e delusi ma non smetteremo di denunciare chi fa finta che negli Istituti della Sardegna ci siano “fantasmi” e non migliaia di operatori che fanno parte di un Istituzione dello Stato!
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