COMUNICATO STAMPA del 15 ottobre 2020
Istituto per minori di Quartucciu, la Polizia Penitenziaria rinviene 1 cellulare e dosi di hashish abilmente occultate in una camera detentiva. Il primo cellulare ritrovato in Sardegna dopo la nuova normativa che prevede l’introduzione di cellulari come fattispecie di reato penale.
Alle prime luci dell’alba e’ scattata la perquisizione straordinaria coordinata dal Comandante del reparto dell’Istituto per minori coadiuvato da un gruppo di Poliziotti particolarmente preparati e capaci. Sono stati rinvenuti un cellulare ed alcune dosi di hashish in una camera detentiva abilmente occultati, sono intanto in corso le indagini per analizzare i traffici telefonici e l’appartenenza delle dosi di sostanza stupefacente ritrovata.
A renderlo noto il segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria della Sardegna Michele CIREDDU che dichiara: “… e’ il primo cellulare ritrovato a seguito della novella normativa che ha introdotto la fattispecie di reato sull’introduzione del cellulare in carcere, si trattava in passato infatti di un illecito amministrativo e solo se il cellulare veniva usato per commettere o commissionare reati si incorreva in una sanzione penale.
L’auspicio e’ scoraggiare l’introduzione dei cellulari con le sanzioni penali, ma occorrono anche strumenti idonei per poterli localizzare, sino ad oggi tali strumenti sono sostituiti solo ed esclusivamente dalla grande capacità del personale di Polizia Penitenziaria . Anche in questo caso si tratta di un operazione frutto di indagini info-investigative ma il personale intervenuto ha saputo dare un esito positivo all’operazione non scontato. Occorrono Agenti particolarmente capaci e meticolosi per svolgere tali operazioni ed in Sardegna fortunatamente, tali profili non mancano.
AL personale intervenuto va il mio personale plauso e quello di tutti i livelli della UIL.