Agenti della Polizia Penitenziaria aggrediti: parla il provveditore della Sardegna
Il dottor Maurizio Veneziano punta il dito contro la Regione: “Esiste una disattenzione politica non indifferente, mancano le strutture protette interne per quei detenuti che soffrono di problematiche sociali e disagi psichici gravi
Aggressioni e pestaggi ai danni degli agenti della Penitenziaria in servizio a Uta, nei giorni scorsi il sindacato Uil-Pa Polizia Penitenziaria aveva manifestato pubblicamente il disagio e il malessere vissuto dentro le quattro mura della casa circondariale “Ettore Scalas”.
Dal suo ufficio, al primo piano dell’ex struttura carceraria di viale Buoncammino a Cagliari, il provveditore regionale Maurizio Veneziano è perentorio: “L’amministrazione penitenziaria, dal canto suo – dice – in sede di interlocuzione e durante l’osservatorio permanente con gli enti preposti come ad esempio la Regione, con l’assessorato alla Sanità, ha manifestato il bisogno di strutture alternative e reparti protetti, proprio per prevenire e arginare episodi come le aggressioni agli agenti in servizio. Esiste soltanto quella a Nuoro preposta a questa tipologia di regime carcerario, per quel che riguarda il sovraffollamento numerico carcerario – aggiunge Veneziano – a Uta la situazione è tollerabile, su una capienza regolamentare di 561 detenuti ad oggi stanno scontando la pena 568 soggetti, mentre a Mamone, Isili o Is Arenas esistono criticità numeriche considerevoli del 70 per cento”.
Sulla parete del suo ufficio, accanto all’immagine del presidente della Repubblica, mostra con orgoglio una cornice con la foto dei due magistrati Falcone e Borsellino: il funzionario, 55enne, palermitano, da due anni nell’Isola, arriva dalla Sicilia, dove ha diretto per oltre cinque anni il Provveditorato. Veneziano è stato a lungo direttore del carcere palermitano dell'Ucciardone, ma ha diretto numerose strutture penitenziarie in Sicilia e in diverse parti della Penisola. Nel 2000 era stato chiamato a dirigere il carcere di Sassari all'indomani del pestaggio dei detenuti e gli arresti di tutti i vertici. In quell'occasione, Veneziano aveva mostrato doti di grande equilibrio e grandi capacità di mediazione.
Con la legge 81 del 2014, che ha portato al superamento degli opg (gli ospedali psichiatrici giudiziari), la riabilitazione dei malati psichiatrici autori di reato deve avvenire all’interno di strutture sanitarie, come le Rems (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza), e non più presso istituti penitenziari(quali erano gli opg). Una grande conquista di civiltà del nostro Paese che però a distanza di quasi quattro anni è ancora disattesa.