comunicato del 14 MAGGIO 2018
Carcere di UTA: detenuto tenta il suicidio , salvato miracolosamente da un Agente di Polizia Penitenziaria, viene ricoverato in gravi condizioni.
La UIL: nonostante le difficoltà oggettive il personale mostra grande capacità operative, uno degli Agenti intervenuti aveva partecipato ai corsi organizzati dalla UIL e dall'HSF Italia sul primo soccorso!
Sono stati minuti concitati, un detenuto ha cercato di suicidarsi tramite impiccamento nelle ore notturne, gli Agenti prontamente intervenuti sono riusciti a liberarlo dal cappio e hanno praticato il massaggio cardiaco che ha permesso il ripristino delle funzioni vitali. Il cuore infatti ha ripreso a battere e non appena sono intervenuti i medici hanno constatato che grazie all'intervento della Polizia Penitenziaria il detenuto non è deceduto.
Attualmente è ricoverato in luogo esterno di cura in prognosi riservata, sull'episodio interviene il segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria Michele CIREDDU che dichiara:
" L'intervento del personale di Polizia Penitenziaria è stato provvidenziale, un tempismo ed una capacità operativa che mette in evidenza la grande preparazione professionale degli Agenti. Nonostante la grave carenza organica e le croniche difficoltà operative dell'Istituto, il personale ha dimostrato ancora una volta di essere sul pezzo e di saper sopperire alle lacune di un Amministrazione purtroppo sempre distante dalle reali necessità della Polizia Penitenziaria. Il personale deve contrastare troppe situazioni emergenziali e lo fa compiendo dei gesti straordinari che ormai sono considerati purtroppo meno che ordinari.
Salvare una vita umana nelle altre Forze di Polizia avrebbe determinato certamente un encomio o un riconoscimento equivalente, auspichiamo possa avvenire anche per gli autori dell'intervento menzionato.
Tale intervento è motivo di soddisfazione ulteriore per noi in quanto l''Agente intervenuto aveva svolto di recente il corso del BLS-D organizzato dalla UIL e dall'HSF Italia guidata dall'eccellente Dr. Luigi CADEDDU.
Crediamo fermamente che la situazione non sia definitivamente sprofondata perchè nelle fila della Polizia Penitenziaria ci sono ancora degli UOMINI che riescono a fare salti mortali per gestire l'impossibile.
Al personale intervenuto va il plauso della UIL.