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Comunicato Stampa dell'11 maggio 2018

 

Casa Circondariale di Sassari, ennesima aggressione a danno degli Agenti, la UIL scrive al Provveditore ed al Capo del Personale. CIREDDU: ..."Intervengano i vertici dell'Amministrazione prima che si verifichino eventi tragici!"

Ennesima aggressione presso l'Istituto di Sassari, le dinamiche si ripetono, un Agente è stato improvvisamente aggredito da un detenuto magrebino che usando un "piede" di un tavolo in legno lo ha ripetutamente colpito in vai punti del corpo.

Sono poi intervenuti gli Agenti che sono riusciti fortunatamente a trarre in salvo l'Agente ed a portare alla calma il detenuto.

 

 

A distanza di 2 giorni si sono susseguiti diverse aggressioni a danno del personale di Polizia Penitenziaria dell'Istituto sassarese.

Senza dubbio questo rappresenta un campanello d'allarme ed evidenzia un serio rischio per la sicurezza dei lavoratori. Pare che in entrambe i casi i detenuti particolarmente aggressivi abbiano usato i "piedi " del tavolo per colpire ripetutamente gli Agenti che sono poi dovuti ricorrere al pronto soccorso degli ospedali cittadini.

Lo scenario purtroppo non cambia, detenuti facinorosi che aggrediscono gli Agenti che, in balia degli eventi, sono privi di qualsiasi strumento di protezione e di difesa.

LA UIL a seguito di eventi critici simili, aveva sollecitato i vertici dell'Amministrazione affichè il personale fosse dotato degli strumenti e mezzi per contrastare le aggressioni , cosi' come aveva piu' volte sollecitato l'Amministrazione a vari livelli per investire sulla sicurezza dei lavoratori.

INterviene il segretario generale della Sardegna Michele Cireddu, che dichiara: "Siamo consapevoli che in un Istituto penitenziario , peraltro con una tipologia di detenuti di difficile gestione come quello sassarese, possano verificarsi degli episodi di violenza, ma se tali episodi si verificano con troppa frequenza crediamo sia necessario un immediato intervento dei vertici dell'Amministrazione perche da quanto emerge, si rischiano eventi tragici.

Un nostro storico Dirigente, durante la visita sui luoghi di lavoro di un penitenziario della regione dichiaro' alla stampa che : " un pugno subito da un Agente di Polizia Penitenziaria equivale ad un pugno dato allo Stato italiano", questi tristi episodi purtroppo, ci costringono a rispolverare una dichiarazione quanto mai attuale.

Il personale è stanco di subire tali aggressioni, i Poliziotti che operano negli Istituti del distretto non devono continuare ad essere le vittime sacrificali di un sistema penitenziario che sembra avere delle falle preoccupanti.

Abbiamo scritto al Capo del personale affinchè possa nominare un Dirigente in pianta stabile in ogni Istituto della Sardegna. Appare inverosimile che ci siano Direttori costretti a gestire piu' Istituti, nel caso specifico il Direttore di Sassari deve anche gestire l'Istituto di Nuoro. Considerato che, per quanto ci è dato sapere, nella pianta organica nazionale i Direttori sono sufficienti per ricoprire in pianta stabile la Direzione di tutti gli Istituti del distretto sardo, appare quantomeno paradossale che gli Istituti di Nuoro, Tempio, Oristano ,Is Arenas , Lanusei, Isili, siano privi di un Direttore titolare!

Ribadiamo la necessità di un intervento immediato prima che si verifichino degli eventi tragici.