Comunicato stampa del 7 maggio 2017
Carcere di UTA situazione al collasso, troppi detenuti il carcere cosi’ scoppia!
Sono stati trasferiti diversi, troppi detenuti dalla penisola ed il risultato è un sovraffollamento che determina grosse difficoltà al personale che deve svolgere veri e propi salti mortali per trovare allocazioni anche ai detenuti che provengono dalla libertà.
Un Istituto nato per ospitare due detenuti in ogni camera e garantire condizioni umane dignitose, attualmente deve sopportare l’allocazione di 3 detenuti in ogni cella e si rischia di doverne allocare quattro per evitare il tracollo.
Interviene in merito il segretario territoriale di Cagliari della UIL Stefano PILLERI che dichiara : l’Istituto di UTA ha una capienza regolare di 548 detenuti ma attualmente è stata superata la soglia di 640 presenze e tale numero diventa ancora piu’ drammatico con la diminuzione inesorabile dell’ organico di Polizia Penitenziaria che attualmente è carente di circa 160 Agenti.
Si stanno verificando diverse problematiche per contenere un numero cosi’ elevato di detenuti, gli operatori sono in difficoltà, è quasi impossibile assicurare i controlli previsti, assicurare le varie attività ed evitare disagi.
Il Dipartimento sembra aver individuato l’Istituto di UTA per ammassare i detenuti che nelle altre regioni si rendono protagonisti di eventi critici gravi, in compenso la linea è quella di ridurre ulteriormente l’organico della Polizia Penitenziaria. E‘ facile intuire che con questo trend la situazione non puo’ reggere a lungo, il carcere rischia l’implosione nell’indifferenza dei vertici dell’Amministrazione.
La Polizia Penitenziaria purtroppo anche in questo caso sta pagando dazio a causa dell’inefficienza di un Amministrazione troppo distante dalla realtà degli Istituti che non fa altro che determinare il tracollo del sistema penitenziario sardo.