Comunicato al personale di UTA
A seguito della grave situazione in cui versa l’Istituto di UTA, dovuta alla grave carenza organica, alla gestione delle risorse umane a nostro avviso irrazionale e le altre problematiche che il personale di Polizia Penitenziaria è chiamato ad affrontare, abbiamo deciso di indire una manifestazione di protesta davanti l’Istituto e crediamo che, mai come in questa occasione, tutti debbano sentirsi parte attiva senza distinzione di appartenenza sindacale.
Il nostro intento è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, le Istituzioni e la politica, sulle difficoltà quotidiane che la Polizia Penitenziaria deve affrontare.
Ormai quasi costantemente solo 2 unità devono assicurare il controllo di un intera unità operativa contenente 3 sezioni dove sono allocati piu’ di 100 detenuti, cosi’ come l’area esterna è sottoposta a carichi di lavoro irrealizzabili e con compiti sempre piu’ gravosi. Il locale NTP è costretto ad effettuare le traduzioni costantemente sotto scorta, gli ormai innumerevoli piantonamenti in luogo esterno di cura sono effettuati in ospedali esterni dove gli Agenti sono esposti ad ogni rischio e devono superare mille difficoltà anche logistiche. Le relazioni sindacali sono inesistenti, le regole sono costantemente disattese o aggirate dalla Direzione, non sono garantite le rotazioni dei posti fissi con il conseguente mancato inserimento dei vincitori dei vari interpelli.
Anche il ruolo intermedio è in costante difficoltà, un solo “sottufficiale” deve assicurare il coordinamento della sorveglianza generale malgrado abbia l’incarico di coordinare la propria unità operativa, ma di fatto, in solitudine soprattutto negli orari pomeridiani e serali deve fronteggiare i numerosi eventi critici che spesso si verificano in diverse unità operative contemporaneamente. Una gestione ed un impiego delle poche unità intermedie che è nettamente peggiorata anche rispetto il vecchio Istituto del Buoncammino dove il personale era seguito e gestito nei turni da piu’ responsabili in ogni turno.
Questo si ripercuote anche sugli Agenti ed Assistenti che hanno il sacrosanto diritto di essere gestiti da un sottufficiale presente nell’unità operativa a contatto con il personale. Le esigenze dell’Istituto sono purtroppo diverse rispetto all’organizzazione attuale, sono gravi le carenze organiche nei vari ruoli ma sino a quando non arriveranno delle integrazioni abbiamo chiesto invano la modifica dell’organizzazione del lavoro.
Abbiamo provato ad invertire le situazioni sopra descritte e sin’ora l’Amministrazione a vari livelli si è trincerata dietro il silenzio e l’immobilismo.
Siamo cosi’ arrivati ad un livello in cui non c’è altra soluzione se non quella di ripartire con le manifestazioni di protesta. Cerchiamo di destare l’Amministrazione dal torpore che sin ‘ora ne ha contraddistinto l’operato, cerchiamo di impedire il tracollo del sistema, cerchiamo di dare uno scossone per una maggior attenzione alle problematiche della Polizia Penitenziaria di UTA che purtroppo è in costante sofferenza e le motivazioni crediamo non siano da attribuire esclusivamente alla carenza di organico.
Chiediamo a tutto il personale di partecipare al sit in che si terrà davanti l’Istituto il giorno 6 marzo dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e per chi non potesse partecipare perhè impiegato in servizio, chiediamo di astenersi dalla fruizione della mensa.
Metteremo comunque a disposizione presso il locale spaccio, un pranzo “al sacco” per il personale in servizio, perché riteniamo non si debbano aggiungere ulteriori disagi rispetto a quelli che si devono affrontare quotidianamente.