Comunicato Stampa del 4 febbraio 2017
Nuova visita del sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore negli Istituti sardi, la UIL: se nella penisola c'è emergenza, in Sardegna siamo davanti una catastrofe! Il sottosegretario incontri la UIL!
Abbiamo appreso dell'ennesima visita del sottosegretario presso gli Istituti sardi, in particolare a Nuoro, dove le carenze strutturali mettono a repentaglio l'integrità fisica del personale e di Tempio, dove il personale è letteralmente abbandonato e dove sin'ora non si era presentata nessuna figura di rilievo dell'Amministrazione.
In Sardegna purtroppo la situazione non è piu' sostenibile, le frequenti ispezioni del sottosegretario denotano preoccupazione del Governo rispetto le criticità ma anche un attenzione alle rivendicazioni della UIL e questo ci fa ben sperare, soprattutto dopo il nostro accorato appello alla classe politica.
Attualmente nel distretto sono presenti solamente 3 Direttori effettivi per 12 Istituti, dove la diversa tipologia detentiva impone una professionalità poliedrica da parte del personale. In alcuni Istituti sono presenti i detenuti al 41 Bis, Alta sicurezza, detenuti media sicurezza, (la maggior parte con gravi problemi psichiatrici) e l'Agente di Polizia Penitenziaria deve affrontare e risolvere, spesso in solitudine, diversi tipi di eventi critici.
A parte la notoria carenza del ruolo Agenti, scarseggiano infatti anche i ruoli apicali e questo determina l'affidamento della responsabilità di un intero Istituto in numerose fascie orarie al ruolo Agenti -Assistenti, caricando cosi' il personale di una delicatissima responsabilità non propria del ruolo.
Sin'ora ha destato stupore la denuncia di alcuni politici sardi sulla presenza di terroristi negli Istituti, ma a nostro avviso si continua ad ignorare pericolosamente, l'impossibilità di gestire i detenuti psichiatrici, dimenticando che sono quelli che determinano numerosi eventi critici, vanificano i tentativi di organizzare le attività e talvolta paralizzano un intero Istituto.
Che piaccia o meno prima o poi questi detenuti escono dal carcere e se non passano da un intervento efficace da parte della Polizia Penitenziaria torneranno a contatto con la società esterna con risultati negativi e potrebbero verificarsi gravi ripercussioni per la sicurezza pubblica.
Occorre a nostro avviso ripensare il sistema penitenziario sardo, a tal proposito invitiamo il sottosegretario ad incontrare la UIL.
Se vuole comprendere a pieno, quali sono state le scelte scellerate dell'Amministrazione e prendere atto delle anomalie gestionali delle Direzioni di alcuni Istituti, lo invitiamo ad un incontro-convegno pubblico, dove potrebbe conoscere il pensiero della Polizia Penitenziaria che il carcere lo conosce e lo vive in tutte le sue sfaccettature.