COMUNICATO DEL 27 OTTOBRE 2016.
Sardegna, esiti riunione sindacale con il Provveditore sulle problematiche della Sardegna, la UIL non ritiene risolutivi gli interventi annunciati e prosegue la Protesta!
In data odierna si è tenuta una riunione sindacale con il Provveditore per la sottoscrizione del FESI relativo l'anno 2016 e per analizzare le problematiche della Polizia Penitenziaria del distretto.
La UIL dopo il sit in di protesta davanti la Prefettura di Cagliari, ha voluto rispondere alla convocazione per non precludere ogni tentativo di risoluzione delle problematiche denunciate.
In premessa all'intervento della UIL, Il Provveditore ha comunicato di aver ricevuto dopo il sit in, comunicazione da parte del Prefetto di Cagliari con invito a trovare soluzioni concrete, cosi' come le hanno ricevute il Capo del DAP ed il Ministro.
Il Provveditore ha comunque reso edotte le OO.SS. sulla propria impossibilità di intervento per un integrazione all'organico di Polizia Penitenziaria, ha infatti riferito di avere piu' volte richiesto l'integrazione al Dipartimento sin'ora invano.
Per quanto di competenza ha peraltro comunicato la volontà di razionalizzare i posti fissi in alcuni Istituti dove, a suo parere, sembrano in numero eccessivo rispetto la reale necessità.
Ha inoltre comunicato di voler attivare la reperibilità negli Istituti e di valutare la possibilità, come avevamo suggerito, di creare una sorta di nucleo operativo regionale per sopperire alle emergenze quotidiane.
Questi interventi si uniscono agli interpelli regionali per integrare gli Istituti di Oristano, Isili, Tempio che, ad onor del vero, la UIL aveva auspicato con delle vertenze.
La UIL ha ribadito la propria consapevolezza circa l'impossibilità di interventi maggiori da parte dello stesso Provveditore, è stata comunque l'occasione per denunciare alcune gravi anomalie di cui le responsabilità non possono che essere attribuite a chi gestisce la Regione.
Per citare alcuni esempi: le relazioni sindacali a livello regionale sono purtroppo ancora troppo carenti, le convocazioni avvengono di raro, i riscontri quando arrivano non affrontano le problematiche che hanno generato la vertenza ma le aggirano e non contengono le risposte pertinenti.
Gli interventi sin'ora messi in atto sono semplici palliativi, gli interpelli regionali per sopperire le esigenze di alcuni Istituti hanno un effetto devastante su altri che soffrono delle medesime carenze organiche, non sono arrivati interventi concreti per prevenire e gestire le aggressioni a danno degli Agenti, ecc. Alcuni riscontri inoltre, stridono in maniera inverosimile tra quelli forniti da alcune Direzioni e quelli forniti, sulla stessa materia, dal Provveditore, sinonimo di corto circuito nella gestione delle problematiche.
La UIL dopo attenta analisi, non ritiene le iniziative messe in atto dal Provveditore risolutive circa le problematiche denunciate, di conseguenza dopo avere annunciato lo stato di agitazione, dopo avere effettuato il sit in davanti la Prefettura, ha comunicato la prosecuzione delle forme di protesta che culmineranno nella grande manifestazione nazionale che si terrà a Roma, che la segreteria Nazionale della UIL ha annunciato in data odierna.