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http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/09/05/la_denuncia_detenuti_violenti_e_pazienti_psichiatrici_a_uta_un_mi-68-530656.html

http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2016/09/05/news/mix-esplosivo-nei-penitenziari-sardi-la-uil-siamo-al-collasso-1.14063905

http://www.castedduonline.it/sardegna/campidano/39425/carceri-uilpa-denuncia-in-sardegna-siamo-al-collasso.html

http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=33865

 

 

COMUNICATO STAMPA DEL 5 SETTEMBRE  2016

carceri: la situazione in Sardegna è al collasso, bene le visite del sottosegretario Migliore, ora arrivino interventi concreti.

Accogliamo con favore la visita del sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore in alcuni Istituti sardi, il vice ministro ha potuto constatare le pessime condizioni in cui versano diverse realtà isolane, ha potuto toccare con mano come la carenza di 428 unità dall'organico previsto di Polizia Penitenziaria incide negativamente sulla sicurezza del personale,  ma avrà senz'altro valutato le grandi potenzialità rappresentate dalle colonie agricole che potrebbero diventare il fiore all'occhiello del sistema penitenziario nazionale.

A renderlo noto il segretario generale della Sardegna della UIL PA Polizia Penitenziaria MIchele CIREDDU che aggiunge…..” anzichè potenziare le colonie agricole di Isili , Is Arenas e Mamone con invio di Agenti per un aumento proporzionalmente del numero dei detenuti da impiegare in attività lavorative, sfruttando quella che definiamo una miniera d'oro, il governo ha deciso di ammassare i detenuti nelle case circondariali sarde trasformandole in luoghi di mera contenzione per detenuti aggressivi, psichiatrici ed impermeabili ad ogni attività risocializzante.

Caso emblematico il carcere di UTA dove continuano a pervenire detenuti che in altri Istituti si sono resi responsabili di aggressioni a danno degli Agenti che uniti a quelli psichiatrici già presenti, creano un mix esplosivo.

Sono ormai quotidiani gli eventi critici come i tentativi di suicidio e le aggressioni a danno degli Agenti ma anche tra detenuti, le dinamiche citate stanno creando situazioni di tensione ormai al limite della sopportazione umana.  Un numero esiguo di  6 Ispettori e 3 Sovrintendenti, anzichè 32 e 33 come previsto dalle piante organiche ministeriali, devono gestire una mole di lavoro insostenibile, cosi' come la carenza di circa 100 Agenti in organico determina quella che puo' essere definita "una emergenza quotidiana".

Non si discosta la situazione nell'Istituto di Sassari dove la carenza di 128 unità di Polizia Penitenziaria impedisce  di  fronteggiare in maniera adeguata i numerosi  eventi critici che si verificano nelle sezioni detentive. 

La grave carenza organica è una costante anche degli Istituti di Oristano , Tempio e Nuoro dove sono allocati i detenuti appartenenti al circuito AS 1. Ad Oristano il personale deve fruire di migliaia giorni di congedo ordinario relativo gli anni scorsi, a Tempio svolgono servizio solamente 2 unità del ruolo Ispettori, inoltre nello stesso Istituto cosi' come a Nuoro non sono ancora stati assegnati 1 Direttore ed 1 Comandante in pianta stabile. Non va meglio infine all'attuale organizzazione delle colonie agricole , caso emblematico Isili dove il personale è costretto ad effettuare anche 12 ore di fila, contro ogni normativa, per sopperire alla grave carenza organica.

Non permetteremo che il personale di Polizia Penitenziaria continui a subire aggressioni e sia schiacciato sotto la pressa dello stress lavorativo e delle responsabilità giuridiche che oggettivamente non puo' avere per cause attribuibili ad una discutibile gestione.  

Chiediamo al sottosegretario azioni concrete  per integrare le 428 unità mancanti dall'organico della Sardegna, per valorizzare le colonie agricole ed impedire che i detenuti violenti continuino a rendere impossibili le attività degli Istituti.

La UIL nel caso non dovessero arrivare immediate risposte non esiterà a mettere in atto ogni eclatante forma di protesta.