COMUNICATO STAMPA DEL 3 AGOSTO 2016
Casa Circondariale di UTA, moglie di due detenuti cercano di introdurre 50 e 20 grammi di hascish, arrestate dalla Polizia Penitenziaria.
Gli uomini della Polizia Penitenziaria dell’Istituto di UTA grazie all'intervento del Nucleo cinofili di stanza a Nuoro, hanno intercettato un ingente quantitativo di haschish durante i controlli dei familiari che si apprestavano ad effettuare i colloqui con i parenti detenuti.
Malgrado le sostanze fossero state avvolte in un involucro avvolto in un nastro isolante sono stati segnalati dai cani del nucleo cinofili della Polizia Penitenziaria ed è stato immediato l'intervento degli Uomini del reparto colloqui che hanno tratto in arresto le mogli di due detenuti sardi ad una delle quali il magistrato ha successivamente disposto gli arresti domiciliari.
E' stata poi estesa la perquisizione da parte della Polizia Penitenziaria nelle abitazioni dei responsabili del tentativo di introduzione, ma nonostante i cani avessero segnalato alcuni punti della casa non sono state ritrovate ulteriori sostanze.
A renderlo noto il Vice segretario regionale Sardegna della UIL PA Polizia Penitenziaria Stefano PILLERI che dichiara…..” Nonostante la carenza organica non si abbassa la soglia di attenzione per evitare l'introduzione di sostanze stupefacenti negli Istituti.
La Polizia Penitenziaria ha evitato che la volontà di creare un "mercato illecito parallelo all'esterno" venga portato a termine. Continuiamo ad evidenziare che gli eventi in caso di introduzione di sostanze stupefacenti possono essere devastanti se consideriamo che gli assuntori talvolta soffrono di gravi patologie e possono subire conseguenze fatali.
Questo non fa altro che rendere ancora piu’ significativa l’operazione svolta, i vertici dell’Amministrazione dovrebbero riconoscere con il giusto merito la professionalità degli uomini della Polizia Penitenziaria che garantiscono la legalità in condizioni oggettivamente estreme.
Agli Agenti di Uta ed al Nucleo cinofili va il mio personale compiacimento ma anche quello di tutta la UIL Polizia Penitenziaria....”