OGGETTO: Casa Circondariale di Sassari, anomalie gestionali nelle sezioni detentive.
Esimie Autorità,
Nonostante le denuncie inviate dai vari livelli della scrivente O.S. , non sembrano pervenire riscontri rassicuranti e risolutivi rispetto le problematiche dell'Istituto sassarese.
Ad onor del vero qualche piccolo intervento è stato assicurato a livello regionale, in quanto pare debba assumere il comando dell'Istituto, seppur per alcuni giorni la settimana, il Comandante titolare della Casa reclusione di Alghero.
Ovviamente non possiamo ritenerci soddisfatti per questo, in quanto continuiamo a ribadire che un Istituto di cosi' grandi proporzioni debba essere gestito da un Comandante titolare in pianta stabile cosi come da un Dirigente che si possa occupare della Direzione di uno degli Istituti piu' problematici e complessi della penisola.
A nostro avviso oltre alle problematiche sopra citate occorre inoltre procedere all'applicazione autentica della recente circolare del Capo del Dipartimento che tra le altre cose ha disposto l'allontanamento immediato dei detenuti che aggrediscono il personale di Polizia Penitenziaria .
Da quanto ci è dato sapere questo non sempre è avvenuto ed i detenuti facinorosi continuano a permanere nella struttura senza ricevere quei provvedimenti che a nostro avviso avrebbero determinato un segnale forte ed autorevole.
Piu' volte abbiamo paragonato il pugno subito da un Agente come un pugno subito dallo stato, la circolare del Capo del DIpartimento riteniamo sia un primo intervento per evitare che questo venga dimenticato ed i detenuti facinorosi possano ancora aggredire gli Agenti senza una "risposta" adeguata da parte delle Istituzioni.
Ancora una volta ribadiamo che l'Istituto sassarese non puo' continuare con una gestione provvisoria, sono presenti troppi detenuti di difficile gestione, solo per ribadire alcuni esempi: è presente la maggior parte degli appartenenti al terrorismo islamico in Italia , gli appartenenti al 41 bis e i media sicurezza di cui tantissimi estremamente problematici. Continuare senza i dovuti interventi da parte del Dipartimento non è piu' tollerabile, lo ribadiamo ancora una volta, non intendiamo smettere di denunciarlo e di sensibilizzare le varie Istituzioni per ricevere riscontri risolutori e non aleatori.
Il personale intanto continua a scongiurare che la situazione possa sprofondare definitivamente ne è dimostrazione concreta il tentativo di suicidio di un detenuto tramite impiccamento sventato in extremis dagli Agenti operanti nella sezione.
Episodi simili sono ormai quotidiani e "normali", anche se nelle altre Forze di Polizia vengono esaltati e messi in risalto dalla stessa Amministrazione di appartenenza. Ormai la Polizia Penitenziaria sassarese è purtroppo abituata a compiere atti di eroismo in silenzio.
Chiediamo pertanto riscontri urgentissimi circa le problematiche citate perchè il silenzio sin'ora dimostrato non aiuta di certo il già difficile lavoro del personale dell'Istituto.
In attesa di urgentissimo riscontro, si porgono cordiali saluti.
Il segretario territoriale
F.to Pietro Paolo DURO