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OGGETTO: Casa Circondariale di Sassari, nuova organizzazione del lavoro, anomalie.

Egregio provveditore,

Dall’inizio del provvedimento di missione che ha visto l'insediamento degli attuali Comandante e Vice Comandante, abbiamo assistito ad un peggioramento inesorabile delle condizioni lavorative del personale ed attualmente si è arrivati ad una situazione di emergenza estremamente grave.


Per sua stessa ammissione, il Comandante non è stato accolto nel migliore dei modi da parte del personale, complice probabilmente il malessere che si accusa a causa di un'assenza ormai decennale di Direttore e Comandante in pianta stabile, che comporta inevitabilmente confusione, instabilità e demotivazione!


Nell'ultimo periodo inoltre, si è verificato un aumento vertiginoso di eventi critici con sequenza ravvicinata, numeri che non si erano mai avuti dal momento dell’apertura dell’Istituto, cosi’ come sono in costante aumento le aggressioni a danno del personale. Nei turni ormai quasi quotidianamente continua ad essere impiegato un numero di Agenti nettamente al di sotto dei livelli minimi di sicurezza e se questo dato non sembra interessare ai vertici dell’Istituto a noi interessa tanto da denunciare questa gestione visto che di riflesso determina gravi rischi per l’incolumità del personale!


Riceviamo decine di segnalazioni da parte degli Agenti, perché sono ormai allo stremo, sono demotivati e si sentono confusi e abbandonati dall’Amministrazione!
I legittimi vincitori degli interpelli regolarmente emanati, si sentono beffati dall'ennesima imposizione della Direzione che in barba ai vigenti protocolli di intesa regionale e locale ha deciso in maniera unilaterale che non esisteranno più i citati interpelli per i vari posti di servizio c.d. a carica fissa, privando così il personale, di un diritto acquisito, garantendo di contro, l' inamovibilità di coloro i quali dovevano essere restituiti al quadro permanente.

Entrando nel dettaglio dell’O.d.S. 59 del 14/05/2024 "Organizzazione del Reparto in Unità operative", abbiamo espresso la nostra ferma contrarietà durante la riunione sindacale e la ribadiamo con convinzione ancora oggi.
Il progetto esposto, come evidenziato, entra infatti in netto contrasto con quanto stabilito da PIL e PIR vigenti. Si attribuiscono una quantità immane di incarchi ed incombenze ai Coordinatori delle UU.00. tali da rendere inevitabilmente impossibile il buon esito di quanto previsto nell’O.D.S.
Sono dubbi e perplessità che riteniamo piu’ che legittimi! Come può, una sola persona, garantire il buon andamento di sezioni completamente differenti e dislocate in vari posti, nettamente separati tra loro!? Come può presenziare alle varie attività, alle perquisizioni, alle allocazioni dei detenuti o sentire eventualmente i detenuti che chiedono udienza, contemporaneamente ed in sezioni diverse?!
L'O.d.S. inoltre nella parte iniziale chiarisce che l'Area Segreteria e l'Area Contabile, saranno separate dalle nuove UU.OO. specificando che queste saranno composte di 4 unità ciascuna. Quindi viene naturale chiedersi dove andranno a finire le unità attualmente impiegate in questi settori che risultano in esubero, tenendo conto che non figurano negli elenchi delle nuove Unità Operative!?
Facendo riferimento alla mobilità interna, inoltre, si specifica che sarà disciplinata dal PIR futuro. Usando un paragone significativo, sembra voler dire che un’ abitazione verrà costruita partendo dal tetto!

A nostro avviso si tratta di un documento poco chiaro , che non chiarisce delle dinamiche che a nostro avviso sono invece determinanti, di conseguenza non possiamo fare altro che Continuare a proclamare la nostra contrarietà a questa dis-organizzazione. A nostro avviso si tratta di un mix di posti di servizio inseriti in un contenitore senza un ordine apparentemente logico che genera in chi lo legge una sensazione di caos e confusione!

Le criticità dell’Istituto non si limitano al solo personale di Polizia Penitenziaria, ma coinvolgono anche l'Area
Sanitaria. Pare infatti che il personale medico non sopporti più i ritmi opprimenti dell'Istituto di Sassari ed in tanti hanno presentato le dimissioni dall’incarico ed incredibilmente pare che nemmeno questo gesto significativo dei medici abbia smosso la situazione.

Attualmente quindi esiste una carenza di medici, situazione anche questa, che si ripercuote sull'attività quotidiana dell’Istituto e che crea tensione all'interno delle sezioni, ricadendo ancora una volta, sul malcapitato Agente che opera a contatto con i detenuti e deve sopperire anche a tale anomalia!

Chiudiamo ponendo l'accento su un tema che l'Amministrazione affronta sui banchi di scuola, ma sembra dimenticare nell'esatto momento in cui consegna le chiavi della sezione all'agente di turno.
Parliamo di interventi per prevenire il burnout, tutti sembriamo concordi sul garantire il benessere del personale, l’apice sembra proprio si raggiunga durante la festa del corpo, ma nella realtà, nonostante i tanti campanelli di allarme, il malessere ed i malumori dei Poliziotti, non percepiamo nessun intervento.
L'istituto di Sassari purtroppo è paragonabile ad una pentola a pressione, che prima o poi potrebbe esplodere, e se dovesse accadere, chiunque non abbia mosso un dito per arginare questo degenerare continuo, ne sarà responsabile!

In attesa di urgentissimo riscontro, cordiali saluti.