OGGETTO: Casa Circondariale di Cagliari, comunicazione imposizione delle 8 ore, richiesta intervento.
Esimie Autorità,
La Direzione della Casa Circondariale di Cagliari UTA ha inviato alle OO.SS. una comunicazione dove ha esplicitato che dal 3 marzo p.v. il personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Cagliari UTA sarà costretto a svolgere le 8 ore giornaliere. Questo puo’ sembrare una comunicazione ordinaria se non fosse che stiamo parlando dell’Istituto che detiene il triste primato del numero piu’ elevato di eventi critici in Sardegna ed in proporzione al numero dei detenuti , del resto della penisola. Per far comprendere la proporzione, i Poliziotti del carcere di UTA gestiscono, ma la parola piu’ corretta e’ “subiscono” , il triplo degli eventi critici del totale di tutti gli altri 9 istituti della Sardegna. Svolgere le 36 ore con una qualità del lavoro piu’ che pessima sta determinando numerosissime assenze perché la soglia di sopportazione è ormai stata superata abbondantemente. Non bisogna andare troppo indietro nel tempo per citare qualche esempio: nella giornata di ieri un detenuto arcinoto ormai alle cronache, come ormai consuetudine, si è rifiutato di rientrare in cella, nel contempo un altro detenuto ha letteralmente distrutto un altra cella e ha cercato di appiccare un incendio. Questi episodi sono ormai all’ordine del turno ed è ormai diventato impossibile svolgere anche le 6 ore giornaliere figuriamoci le 8! Non amiamo nasconderci dietro un dito e non lo faremo nemmeno in questa occasione: alcuni anni fa, il Dipartimento aveva inviato un ispezione in Istituto ed aveva constatato piu’ di 70 punti critici anomali che dovevano essere risolti immediatamente. Noi abbiamo il legittimo sospetto che con l’attuale gestione esistano ulteriori gravi anomalie e le assenze attuali potrebbero essere un termometro che evidenzia la necessità di un ulteriore ispezione urgente! Tale necessità crediamo sia ancora piu’ impellente perché se verranno inviati, prima o poi i detenuti 41 bis, l’istituto deve accogliere tale importante modifica in una situazione di efficienza e con un clima di serenità , cosa che attualmente non ci sembra esista. La comunicazione dove si impongono le 8 ore ha scatenato un vero e proprio terremoto tra il personale, siamo stati letteralmente inondati di vibranti proteste anche perché i rimedi per evitare questa imposizione ci sono e sono sotto gli occhi di tutti. Immaginiamo che la Direzione abbia già tempestato il Provveditore ed il Dipartimento per far rientrare in sede le unità impiegate in compiti extra penitenziari! Ma se cosi’ non fosse lo ribadiamo noi, perché forse sta sfuggendo che 4 unità sono state distolte dal quadro permanente per fare la scorta all’ex Capo del Dap, 3 unità hanno ultimato il periodo di scorta al Provveditore uscente, ma sono rimaste misteriosamente al PRAP in chissa quale incarico, anziché far rientro in Istituto. Se sommiamo questi numeri crediamo che le possibilità di evitare che il personale costretto a subire un intollerabile quantità di stress da lavoro correlato per 8 ore ci siano, eccome! Immaginiamo di non fornire notizie nuove visto che siamo piu’ che sicuri che da parte della Direzione ci sarà stata una ferrea presa di posizione per riavere quelle unità che ora piu’ che mai son indispensabili in istituto! Sia ben chiaro, la UIL non è assolutamente contraria ai servizi extra penitenziari, ma se per assicurare tali servizi si deve costringere il personale che gestisce in condizioni impossibili le sezioni detentive e gli incarichi operativi, a subire le 8 ore, intraprenderemo ogni iniziativa lecita ma eclatante per scongiurarlo! Noi vogliamo credere che il sottosegretario che legge per conoscenza, intervenga per far luce sulle segnalazioni contenute nella presente, perché siamo piu’ che sicuri che non accetterà che i Poliziotti che lavorano in un carcere diventato letteralmente impossibile, vengano penalizzati da queste assegnazioni extra penitenziarie. Possiamo certamente anticipare che saremo comunque presenti alla riunione convocata dalla Direzione il 29 p.v. e confidiamo che prima di tale data la Direzione valuti che puo’ razionalizzare le unità dei posti fissi e possa valutare che nei casi di emergenza può impiegare in straordinario il personale, posticipando di 3 ore gli smontanti e facendo anticipare di 3 ore i montanti. Nonostante dai numeri relativi il personale amministrato non emerga lo stato dell’emergenza che sta proclamando la Direzione , siamo del parere che prima di costringere il personale che lavora in sezione a svolgere le 8 ore è opportuno ridistribuire i livelli di sicurezza, evitando di avere livelli massimi in alcuni posti fissi come l’Ufficio servizi o l’ufficio comando per costringere a lavorare al di sotto dei livelli minimi chi lavora in sezione. Questo è quello che accade purtroppo, in alcuni posti fissi sono stati assegnati un numero di agenti esorbitante per poi provare a costringere il personale degli incarichi operativi a svolgere le 8 ore! Noi crediamo sia una follia! Anticipiamo comunque che se in tale data la Direzione confermerà lo l’imposizione delle 8 ore, la UIL metterà in atto ogni forma di protesta consentita dalla legge con l’interessamento della stampa regionale e nazionale! In attesa di urgentissimo riscontro, cordiali saluti.