OGGETTO: Casa circondariale di Nuoro, grave situazione operativa.
Esimia Eccellenza,
Le scriventi OO.SS. di recente hanno inviato una missiva alla Direzione dell’Istituto nuorese sulle anomalie organizzative relative la gestione del personale. Ma crediamo sia utile fornirLe una brevissima cronostoria sulle ultime dinamiche: Di concerto con la parte pubblica e la parte tecnica rappresentata dal Comandante, avevamo concordato di indire una sorta di ricognizione per valutare quante unità fornivano la propria disponibilità per continuare a svolgere il servizio articolato sulle 8 ore giornaliere. Questo avrebbe consentito di organizzare eventualmente, due gruppi di lavoro per dare la possibilità alle unità che volevano svolgere il servizio articolato sulle 36 ore settimanali di ottenere quanto previsto dal contratto di lavoro e dall’Accordo quadro nazionale vigente. Nonostante l’unione di intenti dimostrata durante l’ultimo tavolo tecnico, questa iniziativa non si e’ trasformata in un azione concreta e non e’ mai pervenuta nessuna informazione alle scriventi OO.SS.
Ad onor del vero, l’unica comunicazione pervenuta e’ stata perentoria e indicava che i servizi sarebbero stati articolati comunque costringendo il personale a svolgere le 8 ore.
Questo atteggiamento lo abbiamo percepito in maniera estremamente negativa, anche perche’ siamo sempre convinti che il personale di Polizia Penitenziaria nuorese non meriti questo trattamento.
Come abbiamo piu’ volte dichiarato, il personale di Polizia Penitenziaria di Nuoro ha garantito la sicurezza e lo svolgimento delle regolari attività in condizioni disumane, sia per l’impiego nei turni interminabili sia per le carenze strutturali che rappresentano un oggettiva ulteriore criticità.
A titolo di esempio, non sono certamente segrete le condizioni del muro di cinta perimetrale dell’Istituto che viene presidiato, esponendo gli Agenti a rischi per la propria incolumità. In caso di pioggia infatti, l’Agente di sentinella rischia di essere folgorato dall’impianto elettrico non a norma, cosi’ come in estate a causa di mancanza di climatizzatori nelle garitte , chi ha avuto “la sfortuna” di svolgere il servizio armato, ha rischiato di perire a causa del caldo atroce che ha caratterizzato le giornate estive. Abbiamo infine chiesto una piu’ equa distribuzione dei servizi tra tutto il personale per evitare che ci fossero anche delle unità che potessero continuare a fruire dei riposi in tutte le domeniche, a discapito di altre unità che invece sono costrette a lavorare anche al loro posto.
Ci permetta di asserire Sig. Prefetto che, a prescindere dalle inadempienze dell’Amministrazione centrale nei confronti del personale nuorese, ci sono delle anomalie che potrebbero essere affrontate e risolte anche a livello locale e le scriventi OO.SS. stanno semplicemente chiedendo il rispetto delle regole e degli accordi. Gli Agenti di Polizia Penitenziaria al pari delle altre Forze dell’ordine devono poter lavorare in ambienti dove le regole, le pari opportunità ed il rispetto degli accordi siano un punto fermo! Queste sono le nostre richieste , ritenute da qualcuno che forse ha paura di mostrare la vera situazione in cui versa l’Istituto nuorese come “FUORI LUOGO”.
In data 4 settembre 2023, le scriventi risponderanno presente alla Sua eventuale e gradita convocazione e non realizzeranno in tale data nessuna manifestazione di protesta, per rispetto all’impegno ed alla solidarietà che ha espresso nei confronti del personale.
Vede Eccellenza, probabilmente una manifestazione di protesta nella data della riunione del comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica, avrebbe creato imbarazzo, ed infatti la nostra comunicazione e’ stata provocatoria per cercare di destare i vertici dell’Istituto dal torpore, perlomeno in riferimento alle relazioni sindacali. Crediamo pero che possa immaginare l’imbarazzo che proviamo quando il personale, sentendosi ingannato dall’Amministrazione, ci chiede a cosa servono i sindacati se, a loro volta vengono ingannati nonostante le promesse ricevute!? E soprattutto comprenderà l’imbarazzo e la frustrazione che proviamo quando rientriamo nelle nostre case, dopo aver combattuto invano sindacalmente e dopo essere stati noi stessi a lavorare nelle prime linee degli Istituti Penitenziari e subire le inadempienze dell’Amministrazione.
Ribadiamo comunque, da Uomini di Stato, nel rispetto della Suo impegno, di rinviare la manifestazione di protesta in altra data. Ma si tratterà solo di un rinvio, se le richieste che abbiamo presentato all’Amministrazione non verranno prese in carico e risolte.
L’occasione e gradita per inviarLe Distinti saluti.