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OGGETTO: Casa Circondariale di Sassari, riscontro Direzione.

 

Egregio Direttore,

 

Con la nota n° 49 del 14 febbraio 2023 avevamo evidenziato una serie di problematiche esistenti in Istituto, relativamente la mole di lavoro insostenibile dell’addetto al block house, circa l’irrazionale impiego delle Poliziotte nella sezione detentiva ed avevamo evidenziato la mancata rotazione dei posti fissi con la penalizzazione di chi ha partecipato e vinto un regolare interpello ed e’ legittimato a subentrare nel posto “fisso” ambito.

Nella parte finale del suo riscontro, Lei ha “bocciato “ le nostre segnalazioni definendole intempestive, considerando il suo insediamento in Istituto dal 16 gennaio 2023 di conseguenza aveva ancora bisogno di analizzare le problematiche dell’Istituto, cosi come vi era la medesima necessità per il Comandante, “di recente assegnazione”. In realtà ci risulta che quest’ultima abbia svolto servizio in Istituto per diversi anni di conseguenza speravamo le servisse meno tempo per analizzare le dinamiche.

E’ trascorso intanto un altro mese e mentre la Direzione ed il Comandante studiano ed analizzano le dinamiche del carcere, il malato (Polizia Penitenziaria) muore!

Intanto ci permetta di definire alcune recenti disposizioni di servizio emanate, addirittura peggiorative rispetto l’organizzazione precedente.

Nonostante le nostre segnalazioni infatti sul block house, le ultime disposizioni datate 27 Febbraio scorso, “considerata l’esigenza di elevare i livelli di sicurezza dell’Istituto”, esonerano dal controllo dei pacchi in arrivo il personale precedentemente individuato, tra l’Ufficio Comando e addetti al controllo pacchi dell’U.O. COLLOQUI, gravando ulteriormente sul personale assegnato al Block House, e coinvolgendo addirittura l’incaricato alla Sorveglianza Esterna, che in uno scenario ipotetico a questo punto, dev’essere prontamente disponibile ad effettuare detti controlli, senza aver mai frequentato corsi appositi previsti per l’utilizzo dei macchinari rx, e tralasciando, sempre ipoteticamente, le altre incombenze.

A nostro avviso, l’Agente addetto al controllo del block house dovrebbe verificare solo ed esclusivamente gli ingressi e le uscite di chi, per qualsiasi titolo, transita in Istituto per evitare distrazioni dovute ad altre citate incombenze. Di recente ci e’ stato addirittura segnalato che un pacco fosse in attesa di controllo dagli artificieri per sospetto ordigno esplosivo nel suo interno.

Anche la situazione della sezione femminile non e’ di certo migliorata, attualmente e’ presente una detenuta con gravi problemi di salute che e’ stata trasportata diverse volte in ex art. 17 in ospedale esterno, e’ presente inoltre una detenuta con gravi problemi psichiatrici che determinano una maggiore mole di lavoro e le unità impiegate nei turni, continuano ad essere spesso 2, anche negli orari antimeridiani e pomeridiani. In questo caso e’ utile evidenziare che i livelli minimi di sicurezza impongano l’impiego di 3 unità ma le rimanenti Poliziotte che si potrebbero impiegare in sezione, continuano ad essere impiegate nel servizio di sentinella armata.

Infine dopo diverse settimane, stiamo ancora cercando di verificare la regolarità degli interpelli, (l’invito di visualizzare il carteggio avvenuta il giorno precedente rispetto la data ritenuta utile dalla Direzione, per ovvi motivi non la riteniamo una possibilità fornita ai rappresentanti locali).

Allo stato attuale quindi le rotazioni continuano a rimanere un miraggio a discapito di chi continua giustamente a pretendere l’inserimento nel posto di servizio ambito.

Ora, a distanza di un altro mese Le chiediamo se i tempi per ottenere dei riscontri e degli interventi siano maturi perche’ se fossero necessari ulteriori mesi per studiare l’Istituto, daremo addirittura il tempo al Dipartimento per assegnare un Direttore ed un Comandante titolari.

 

In attesa di urgentissimo riscontro, cordiali saluti.

 

 

Il segretario generale della Sardegna

Michele CIREDDU