OGGETTO: regione Sardegna, anomalie consiglio regionale di disciplina.
Egregio Provveditore,
Abbiamo preso atto di una recente decisione del consiglio regionale di disciplina che, dopo aver sentito una Poliziotta in udienza ed aver analizzato il carteggio, si è espresso in netto contrasto con l'istruttoria del funzionario istruttore che aveva richiesto l'archiviazione del procedimento per evidenti vizi di forma nelle procedure.
Per quanto ci riguarda crediamo che oltre ai vizi formali ci fossero delle valide motivazioni anche sostanziali per archiviare tale procedimento. In estrema sintesi riepilogando l'accaduto: è stato disposto che una Poliziotta doveva salire sul camion della spazzatura insieme agli operatori ecologici per accompagnarli a raccogliere i rifiuti all'interno dell'Istituto.
La stessa non conoscendo il percorso che tali operatori dovevano seguire e le postazioni in cui si trovavano i rifiuti da ritirare, ha fatto presente al preposto che si sarebbe trovata in difficoltà se avesse ottemperato a tale disposizione. Dava comunque la disponibilità per sostituire qualsiasi altro operatore in altro posto di servizio per consentire ad altro personale impiegato in altre occasioni di svolgere tale incombenza con cognizione.
Il preposto pare sia rimasto invece irremovibile, supportato anche dal punto di vista dell' addetto all'ufficio servizi, malgrado quest'ultimo pare si trovasse in pausa allo spaccio, luogo che non poteva permettergli di analizzare meglio la situazione.
Da qui il rapporto disciplinare contestato da un superiore e realizzato da un altro; ovviamente è stato molto semplice per il funzionario istruttore stabilire i vizi di forma, infatti tra le altre cose, ammesso e non concesso che poteva essere accettata la sostanza della contestazione, " il rapporto disciplinare doveva essere contestato da chi poi lo doveva redigere".
Nonostante tutto, incredibilmente, è stata notificata la pena pecuniaria alla Poliziotta, in netto ed ingiustificabile contrasto con la conclusione di archiviazione suggerita dal funzionario istruttore.
Giova inoltre rimarcare che pareva poco dignitoso ed alquanto singolare che un Poliziotto in divisa doveva accomodarsi nel camion con cui si ritirano i rifiuti, anomalia che, anche a seguito delle segnalazioni della UIL, è stata risolta dalla Direzione della Casa Circondariale di UTA con l'impiego di una pattuglia automontata con i colori del Corpo.
Alla luce di quanto è avvenuto chiediamo un intervento della S.V. per accertare l'anomalo modus operandi del citato organo disciplinare, ed in autotutela chiediamo l'annullamento del decreto con cui è stata inflitta la pena pecuniaria per evitare il ricorso al Tribunale Amministrativo regionale.
In attesa di urgente riscontro si porgono cordiali saluti.