OGGETTO: Regione Sardegna involuzione relazioni sindacali e anomalie irrisolte.
Egregio Provveditore,
Sono trascorsi diversi mesi dal suo insediamento in terra Sarda, un periodo forse troppo breve per tracciare un bilancio della sua gestione, possiamo affermare pero' con certezza di vivere un periodo di stallo rispetto all'operatività che ha dimostrato al suo arrivo.
Allo stato attuale ci risulta si a stato varato il nuovo modello organizzativo dei NN.TT.PP. ,certamente importante e tanto atteso ma non percepiamo i risultati gestionali che la UIL auspicava.
Probabilmente la frenesia con cui si susseguono gli eventi critici degli Istituti, in particolare ad UTA e Sassari, meritano un attenta riflessione da parte Sua ma crediamo sia arrivato il momento di tradurre le riflessioni in atti concreti , non trascurando di accertare eventuali responsabilità gestionali sulle vicende. La UIL a seguito delle ultime aggressioni a danno del personale, ha proclamato lo stato di agitazione e non permetterà che tali eventi vengano reiterati senza mettere in atto tutte le azioni di protesta, previste dalla legge, ma certamente eclatanti.
Nel contempo dobbiamo purtroppo registrare una preoccupante involuzione delle relazioni sindacali rispetto al primo periodo della sua gestione. A titolo di esempio, rimangono in sospeso le note sindacali sui sistemi di sicurezza della Casa reclusione di Alghero, sulle anomalie relative la Casa Circondariale di UTA dove addirittura la Direzione si era divertita nel riscontro a ridicolizzare gli allertamenti del Capo del Dipartimento e del Ministro, cosi' come nessun riscontro è pervenuto dopo la nota sulla mancato pagamento del FESI relativo l'anno 2015 al personale degli Istituti di Oristano, Alghero e Sassari.
Diversi sono inoltre gli Istituti che stanno attraversando momenti di emergenza quotidiana, indistintamente soffrono di una carenza organica che sta raggiungendo percentuali allarmanti, ma non si tratta dell'unica anomalia, per citare alcuni esempi infatti, l'Istituto di Tempio cambia gestione del vertice con frequenza inverosimile, mentre ad Oristano le relazioni sindacali sono pressochè nulle, ad Isili il personale è costretto a lavorare per 12 ore di fila contro ogni normativa, Alghero ha aumentato il numero dei detenuti ma non ha ancora adeguato l'organizzazione del lavoro proporzionalmente alle nuove necessità, potremmo continuare con altre decine di esempi.
Per quanto riguarda gli Istituti di Cagliari e Sassari crediamo non ci sia bisogno invece di elencare il numero quotidiano di eventi critici, in quelle che ormai possono essere definite, "sezioni scenario di guerriglie quotidiane" , a causa di quei detenuti particolarmente violenti , che hanno già nel passato messo in atto aggressioni a danno del personale, e che il DAp ha ben pensato di inviare nel distretto sardo, sfruttando forse quella che sembra una certa passività dei vertici regionali e degli Istituti.
Per quanto riguarda UTA , abbiamo piu' volte chiesto di riorganizzare l'Istituto, in quanto crediamo che i carichi di lavoro siano distribuiti in maniera eccessivamente disomogenea, per evitare soprattutto il fenomeno tanto temuto del burnout. A distanza di quasi 2 anni dall'apertura, le soluzioni proposte di riorganizzazione del lavoro, rimangono attuali , in quanto i vertici ostinatamente non hanno preso in considerazione tali proposte, forse perchè ritrengono di non voler intraprendere nessun dialogo costruttivo con le OO.SS., come dimostra l'esito dell'ultima riunione locale.
Chiediamo pertanto alla S.V. di voler rendere edotta la scrivente O.S. circa i provvedimenti che vorrà adottare per cercare di arginare le troppe aggressioni a danno del personale e quali strategie vorrà mettere in atto per risolvere o quantomeno attenuare, le problematiche presenti nei vari Istituti della regione.
La UIL rinnova la volontà di collaborare e fornire possibili soluzioni, ma non puo' aspettare oltre i tempi dell'Amministrazione che riteniamo troppo lunghi.
Ovviamente se non dovessero arrivare interventi nel breve termine , la UIL allo stato di agitazione farà seguire le forme di protesta annunciate,
Cordiali saluti.