Comunicato del 29LUGLIO 2024
Carcere di Cagliari, ancora aggressioni: detenuto sferra un violento pugno al volto di un Ispettore, viene provvidenzialmente bloccato da un altro Poliziotto!
Ennesimo episodio di violenza nel carcere di UTA dove un detenuto ha sferrato un violento pugno al volto di un Ispettore durante l’udienza richiesta dallo stesso aggressore per trovare delle soluzioni alle problematiche che aveva prospettato agli Agenti addetti al controllo della sezione.
Il gesto del detenuto è stato improvviso ed è stato impossibile per l’Ispettore intuirlo perché il detenuto sembrava visibilmente tranquillo. E’ Stato provvidenziale l’intervento di un Agente che stazionava in prossimità del fatto che è riuscito a fatica a bloccare l’aggressore prima che potesse continuare ad infierire.
Entrambi i poliziotti sono stati costretti a ricorrere alle cure mediche e gli sono state prognosticati 5 giorni di cure ma stoicamente sono rimasti in servizio per concludere il turno.
A renderlo noto il segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria Michele CIREDDU che aggiunge: …” Ormai le aggressioni a danno dei Poliziotti sono una costante, soprattutto nel carcere di UTA! Dopo pochissimi giorni dall’aggressione a danno del vice direttore dell’Istituto, commentiamo quella avvenuta nei confronti di un ispettore , noto per la sua costante presenza in sezione per risolvere le problematiche dei detenuti e per sostenere gli Agenti nel loro lavoro.
Questo gesto va quindi condannato ancora con più forza perché a subirlo in maniera vigliacca è stato un punto di riferimento costante per chiunque.
E’ vergognoso che gli Istituti penitenziari siano diventati ormai un luogo di violenza in cui i rappresentanti dello stato faticano a far rispettare le regole e le leggi, perché proprio lo stato e l’Istituzione penitenziaria sembrano aver abbandonato, i propri Poliziotti!
Un amministrazione che riesce a disattendere anche le stesse circolari che emana non puo’ essere piu’ ritenuta credibile! Le aggressioni subite dagli operatori in questi giorni avrebbero dovuto determinare il trasferimento in altri Istituti degli aggressori ed invece tutto rimane invariato, sino al prossimo appuntamento con una nuova aggressione!
Siamo i primi a ritenere che il trasferimento di un detenuto da un istituto ad un altro sia semplicemente “spostare il problema” ma se dai palazzi romani è l’unico intervento che sono riusciti a partorire le menti illuminate, pretendiamo perlomeno il rispetto della loro stessa circolare!
All’Ispettore ed all’Agente intervenuto va la piu’ totale vicinanza di tutti i livelli della UIL!