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OGGETTO: Regione Sardegna, gravi criticità, richiesta interventi.

Esimie Autorità,

Sono state diverse e circostanziate le segnalazioni che la scrivente O.S. ha inviato alle varie Autorità per denunciare la grave situazione in cui versano gli Istituti penitenziari della Sardegna. Tale grave situazione, ha avuto risalto in piu’ occasioni, anche attraverso i media regionali e nazionali, soprattutto in occasione degli eventi critici negativi avvenuti di recente.

Oggi si celebra la festa dei lavoratori, una ricorrenza estremamente importante per esaltare i dettami Costituzionali in materia di dignita’ del lavoro, condizione che, purtroppo, a causa delle gravi condizioni in cui versa il sistema penitenziario sardo, gli Agenti di Polizia Penitenziaria hanno perso, non certo per colpe a loro attribuibili.

Siamo ben consapevoli che la carenza organica interessa tutte le regioni della penisola ma nel distretto sardo, oltre a tale carenza, si percepisce anche, esaminando i dati numerici, uno stato di abbandono da parte dell’Amministrazione che preoccupa e rende difficile per i rappresentanti dei lavoratori anche ottenere i diritti piu’ elementari.

Questa inadeguatezza, da parte dell’Amministrazione, viene poi di riflesso attribuita anche alle OO.SS., perche’ in piu occasioni il personale, in preda allo sconforto, ripete una frase significativa : ...”Ma i sindacati davanti a questo scempio, cosa fanno?”... Noi rispondiamo che i sindacati, come in questo caso, cercano disperatamente, con ogni mezzo, di sensibilizzare i vertici dell’Amministrazione, affiche’ possano ripristinare almeno quelle condizioni minime di dignità lavorative. Vede Presidente, noi, come i colleghi, viviamo le stesse difficoltà, perche’ negli Istituti ci lavoriamo quotidianamente e, lavorare senza vertici, in costante emergenza, non e’ di certo una situazione dignitosa.

Ma citiamo alcuni Istituti di 1° livello in condizioni estremamente critiche, partendo proprio da Sassari, ancora privo di un Comandante in pianta stabile e privo di un Direttore. Oltre alla carenza organica di 106 unità rispetto alla pianta dipartimentale, che rende sempre piu’ difficile gestire le sezioni, dove sono allocati soggetti psichiatrici, appartenenti al circuito AS e 41 bis, la mancanza contemporanea delle due figure di vertice, non ha fatto altro che creare una confusione totale ed ha suscitato, nei confronti del personale, una grave sensazione di abbandono da parte dell’Amministrazione, incapace di agire immediatamente per ripristinare condizioni di normalità.

I Direttori effettivi in regione sono solamente 3 e devono dividersi nella “gestione” (termine eufemistico), di 10 Istituti, mentre i Funzionari di Polizia Penitenziaria sono 16 rispetto ai 10 Istituti Istituti presenti. Questi dati esprimono un oggettiva mal gestione amministrativa, perche’ a livello nazionale, in diversi Istituti, anche di secondo livello, sono presenti sia il Direttore che il Vice, mentre in regione sono presenti 16 Funzionari di Polizia Penitenziaria per 10 Istituti, diventa quindi ingiustificabile che un Istituto come Sassari sia privo di entrambe le figure di vertice. Questo, a nostro avviso, determina una grave responsabilità, attribuibile sia ai vertici regionali che nazionali che, a nostro avviso, possono nell’immediatezza colmare queste due assenze. Questa inadempienza giustifica inoltre pienamente lo sensazione di frustrazione ed abbandono che avverte il personale. Di conseguenza la frase interrogatoria che il personale indirizza alle OO.SS. noi la riformuliamo verso l’Autorità che dovrebbe fornire una risposta: “ Cosa sta facendo il Dipartimento per risolvere questo scempio?” Ed aggiungiamo: “Perche’ nonostante ci sia la possibilità oggettiva nell’immediatezza di assegnare i vertici ad un Istituto di 1° livello e, nonostante diverse denunce sindacali, si continua a tergiversare?”

Ancora: L’Istituto di Oristano oltre a subire una carenza organica di 48 unità di Polizia Penitenziaria, presenta ancora gravi problemi strutturali importanti: Non sono funzionanti i comandi a distanza, i cancelli di sbarramento che dovrebbero garantire la sicurezza dei lavoratori e dell’intero istituto, XXXXOMISSIS PER RAGIONI DI SICUREZZA NOTA INTEGRALE INVIATA ALLE AUTORITA’XXXX, inoltre, i sistemi di sorveglianza importanti, come la XXXXOMISSIS PER RAGIONI DI SICUREZZA NOTA INTEGRALE INVIATA ALLE AUTORITA’XXXX. Per intervenire immediatamente anche in questo caso, sarebbe stato necessario leggere la nostra relazione a seguito della visita dei luoghi di lavoro! Evidentemente quello che e’ successo a Nuoro non e’ servito come monito!

E proprio nell’Istituto di Nuoro, malgrado si sia verificata un evasione clamorosa, si continua a lavorare in condizioni estremamente gravi.

Onestamente, questa inerzia dimostrata dai vari livelli dell’Amministrazione per l’Istituto di Nuoro, ci ha lasciati allibiti! Sembra tutto assurdo: Si verifica un evasione che mette a nudo le gravi carenze organiche (58 unità in meno rispetto alla pianta organica ministeriale) e quali sono stati gli interventi immediati per ripristinare condizioni di sicurezza? NESSUNO!

Il personale e’ costretto a svolgere le 8 ore e con le assenze conseguenti allo stress da lavoro correlato, oggettivamente prevedibili vista la situazione, si sta rischiando il collasso! Le stesse carenze strutturali che avevamo denunciato a piu’ riprese , permangono, e l’unico intervento di cui l’Amministrazione e’ stata sin’ora capace e’ stato l’invio di un Comandante dalla penisola che, da solo, non puo’ di certo rendere meno drammatica la situazione e non ha di certo la bacchetta magica per concedere, al risicato personale rimanente, i diritti soggettivi come il congedo ordinario ed i riposi.

Nell’Istituto di TEMPIO ancora non e’ stato inviato un Direttore in pianta stabile e la carenza organica di Polizia Penitenziaria registra un –55 rispetto la pianta ministeriale. La gestione del personale invece, nonostante le diverse denunce della scrivente O.S. non si puo’ di certo definire imparziale, perlomeno nell’assegnazione dei diritti soggettivi. Ad onor del vero sembra invece che il ricorso spasmodico all’utilizzo dello strumento disciplinare, nei confronti di una parte del personale, dopo le nostre segnalazioni, sembra venuto meno. E’ necessario comunque a nostro avviso, l’ invio urgentissimo di un Direttore e di un Comandante in pianta stabile che possano riorganizzare l’istituto e possano assicurare una gestione imparziale ed equilibrata.

Le colonie penali invece, che dovrebbero rappresentare il fiore all’occhiello per l’Amministrazione, sono sottostimate rispetto alle loro potenzialità e contengono un numero di detenuti nettamente al di sotto della loro capienza regolamentare , esempio emblematico dei paradossi gestionali esistenti in regione !

Chiude il “cerchio” l’Istituto di UTA carente di 173 unità rispetto la pianta organica e dove si verificano quotidianamente, un numero di eventi critici impressionante che avrebbe dovuto perlomeno suscitare un approfondimento da parte dell’Amministrazione. Di fatto l’enorme quantità di eventi critici, rende quasi impossibile svolgere le attività quotidiane e determina un livello di stress nei confronti del personale e determina gravi conseguenze di natura fisica e psicologica. Di recente pare sia tornato anche quel clima di tensione che non aiuta di certo il personale a svolgere al meglio il proprio mandato.

Di recente infine e’ stato trasferito in altra regione il Provveditore, di conseguenza sembra anche superfluo rimarcare le “rovine” che ha lasciato nel distretto. Abbiamo l’urgentissimo bisogno dell’invio di un nuovo Provveditore che possa contribuire, di concerto con le OO.SS., a risollevare immediatamente la disastrosa situazione presente in Sardegna.

L’isola e’ stata individuata per contenere varie tipologie di detenuti, comprese quelle legate alla criminalità organizzata, di conseguenza l’Amministrazione e la politica non possono e non devono abbandonare i Poliziotti in questo scenario impietoso.

Le promesse del sottosegretario che legge per conoscenza sull’ invio entro dicembre 2023 di un Direttore ed un Comandante in tutti gli Istituti, non possono bastare per la Sardegna! Questi interventi servono immediatamente perche’ continuare a tergiversare significa dare il via al tracollo definitivo! Nessuno pero’ potrà mai asserire di non conoscere la situazione!

In attesa di urgentissimo riscontro, molti cordiali saluti.