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COMUNICATO DEL 22 settembre 2022

 

Carcere Tempio: Una delegazione della UIL capitanata dal segretario generale Nazionale Gennarino DEFAZIO e dal segretario generale della Sardegna Michele CIREDDU visitano l’Istituto. Gravi carenze strutturali e di organico!

 

Il carcere di Tempio versa in condizioni estremamente difficili, la tecnologia che doveva agevolare il lavoro degli Agenti e’ completamente fuori uso, ancora, a distanza di anni, l’acqua calda non e’ sufficiente ne per la caserma Agenti tanto meno nelle sezioni detentive. Inoltre, se negli Uffici della Direzione i climatizzatori sono perfettamente funzionanti per garantire il fresco d’estate e il caldo in inverno, nei posti di servizio nelle sezioni detentive il personale e’ costretto al caldo torrido in estate ed al freddo in inverno perche’ i climatizzatori non funzionano e nonostante le segnalazioni, sia del personale che di parte sindacale, nessuno interviene.

L’Istituto di Tempio e’ stato progettato prevedendo l’uso della tecnologia per agevolare il lavoro dei Poliziotti e per razionalizzare le risorse umane, considerando pero’ che non sono funzionanti, determinano un rischio concreto per la sicurezza e, di fatto, costringono all’impiego di piu’ unità che devono assicurare un lavoro manuale per sopperire alle anomalie.

La distanza con gli Uffici provveditoriali e dipartimentali e’ tangibile sia dal punto di vista geografico che “gestionale”, un Direttore si reca da Busto Arsizio per due giorni a settimana (quando va bene) cosi’ come e’ tangibile la mancanza di Sovrintendenti ed Ispettori.

Di fatto l’Istituto e’ gestito dagli Assistenti che, nonostante svolgano un compito superiore con eccellenti risultati, sono costretti ad assumersi responsabilità e rischi non propri del ruolo.

A parte le anomalie oggettive causate da un Amministrazione centrale disastrata ed allo sbando, e’ urgentissimo riorganizzare i processi lavorativi per mettere in condizioni il personale di svolgere al meglio il proprio mandato.

Chiederemo quindi un urgente convocazione per riorganizzare l’Istituto per migliorare le condizioni lavorative del personale, malgrado le poche risorse a disposizione e continueremo a tenere alta l’attenzione per evitare parzialità gestionali nei servizi e l’utilizzo spasmodico dei rapporti disciplinari agli Agenti anche per motivi che non rappresentano l’extrema ratio.

 

IL segretario generale della Sardegna

Michele Cireddu

 

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