comunicato del 18 agosto 2022
Rientro di Sant’Ignazio nel proprio paese: Il sindaco ARGIOLAS chiede al Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria l’accompagnamento del Santo da Cagliari a Laconi alla Polizia Penitenziaria ma incredibilmente a due giorni dall’evento arriva un diniego che lascia tanta amarezza. La UIL: siamo profondamente delusi e rammaricati, cosi’ insieme alle relazioni sindacali in Sardegna si uccide anche l’immagine del Corpo.
Dopo due anni di pandemia dove la teca di Sant’Ignazio e’ rimasta precauzionalmente a Cagliari e’ arrivato il nulla osta da parte delle Autorità religiose e civili per il rientro del Santo nel comune di Laconi.
Ed e’ cosi’ che il Sindaco Salvatore Argiolas appartenente alla Polizia Penitenziaria, con sentimento di orgoglio ed appartenenza ha pensato di chiedere l’accompagnamento del Santo proprio alla Polizia Penitenziaria, idea che e’ piaciuta non solo all’Amministrazione comunale. Incredibilmente pero’ la richiesta presentata da piu di un mese ha avuto riscontro due giorni prima dell’evento, lasciando all’Amministrazione comunale l’amarezza non solo per il diniego ma per la mancanza di correttezza dovuta all’invio di un riscontro spudoratamente tardivo.
A renderlo noto il segreterio generale della UIL PA Polizia Penitenziaria della Sardegna Michele Cireddu che aggiunge:…” Non solo c’e’ stata la distruzione delle relazioni sindacali: Ci sono Direzioni che violano in maniera eclatante i diritti del personale, le sanzioni disciplinari sono comminate nei confronti degli Agenti con frettolosità per situazioni che non rappresentano l’estrema ratio e, per questo, i tempi dei procedimenti guarda caso, sono sempre celeri, inoltre nonostante le ripetute rassicurazioni non si e’ mai riusciti a modificare un protocollo di intesa regionale ormai risalente al 2011 e non piu’ adeguato alle reali necessità del personale e degli Istituti. Vi e’ di piu’ , la commissione arbitrale regionale, organo deputato a giudicare le violazioni messe in atto dalle Direzioni nonostante diverse richieste di convocazione e’ praticamente sparita.
Ora veniamo addirittura a scoprire che nonostante la volontà del Sindaco di Laconi, di affidare l’accompagnamento di Sant’Ignazio alla Polizia Penitenziaria, dopo grandi sforzi per riportare il Santo nel proprio comune, arriva un incredibile diniego da parte del Provveditorato per non precisate esigenze di servizio.
Sembra davvero che l’impiego di un auto di servizio con due unità possa destabilizzare queste gravose esigenze di servizio, siamo allibiti, delusi ed amareggiati. Non solo sono scomparse le giornate della legalità che vedevano protagonisti i cinofili della Polizia Penitenziaria nelle scuole di ogni ordine e grado, ora si impedisce di valorizzare l’immagine del Corpo anche negando l’accompagnamento di uno dei Santi piu’ importanti della regione nel Suo rientro a casa.
Siamo dispiaciuti e ci scusiamo per questa pessima figura, non voluta di certo dalla Polizia Penitenziaria, ci dispiace per il Sindaco, per l’Amministrazione e per tutti i cittadini di Laconi ma ci dispiace anche per i nostri Poliziotti che avrebbero certamente brillato davanti ad un occasione cosi’ importante.
Possiamo tranquillamente affermare che gli Agenti di Polizia Penitenziaria, se non ci fossero le autorizzazioni necessarie, avrebbero assicurato l’accompagnamento del Santo anche liberi dal servizio, per devozione al Santo e per rispetto e gratitudine rispetto alla scelta fatta dalla comunità di Laconi nei confronti di un Corpo di Polizia che, nonostante le difficoltà che affronta quotidianamente, ha sempre dimostrato affidabilità e grande capacità professionale.