COMUNICATO DEL 7 luglio 2022
Casa Circondariale di UTA, detenuto in sezione aggredisce con pugni al volto un Agente ed un infermiera causandogli la rottura di un dente.
La UIL : E’ un macabro susseguirsi di aggressioni, mentre si aspettano segnali di vita dai vertici dell’Amministrazione, gli operatori pagano le conseguenze del fallimento del sistema.
Ancora un aggressione nel carcere di Uta, questa volta oltre all’Agente della sezione intervenuto per portare alla calma un detenuto che stava aggredendo un compagno di detenzione, a subire l’aggressione e’ stata un infermiera mentre distribuiva la terapia.
IL detenuto ha sferrato dei pugni al volto dell’infermiera causandole tumefazioni e la rottura di un dente ed altrettanti pugni al volto all’Agente che ha cercato di bloccarne la furia aggressiva.
A stento e’ riuscito a contenerlo insieme ad un altro Poliziotto intervenuto.
Gli aggrediti sono stati poi soccorsi dai sanitari dell’Istituto e trasportati al pronto soccorso di un ospedale esterno.
A renderlo noto il segretario generale della Sardegna della UIL PA Polizia Penitenziaria Michele CIREDDU che aggiunge:…” Proprio nel giorno in cui si celebrava la festa del Corpo di Polizia Penitenziaria in ambito regionale e’ arrivata la notizia dell’ennesima brutale aggressione a danno di un Agente e di un infermiera che stavano solo ed esclusivamente svolgendo il proprio lavoro.
E’ surreale pensare che ormai gli operatori rischiano la propria incolumità e vengono letteralmente esposti e abbandonati ad ogni tipo di aggressione fisica e psicologica.
Sembra ormai una situazione fuori controllo: turni massacranti, addirittura ci segnalano che diversi Agenti sono costretti a lavorare per 12 ore di fila, nessuno strumento per la protezione dalle aggressioni, nessuna linea guida, la carenza organica in tutti i ruoli e una miriade di eventi critici che sembrano non preoccupare ne il Ministro ne il Capo del DAP che hanno di recente visitato l’Istituto, ne i vertici dell’Amministrazione. Chiederemo al segretario nazionale un incontro per la grave situazione in Sardegna con il vice Capo del DAP Cantone, nominato di recente, che sembra tra le figure di vertice, quella piu’ pragmatica e potenzialmente capace di interventi concreti.
E’ impensabile continuare a rappresentare in solitudine lo Stato, la legalità, le regole e garantire i compiti istituzionali subendo aggressioni fisiche , psicologiche anche per 12 ore di fila.
E’ ormai una situazione al limite della legalità che merita un immediata ispezione del Dap, auspicando che l’inerzia sin’ora dimostrata non sia il modus gestionale per i prossimi periodi.
All’Agente ed all’infermiera aggrediti va la solidarietà di tutti i livelli della UIL.