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COMUNICATO DEL 6 marzo 2022

 

Casa Circondariale di Cagliari UTA: Agenti rinvengono 2 cellulari e sostanze stupefacenti nei cortili passeggi in un operazione di perquisizione e bonifica, la UIL: “ Se l’efficienza dimostrata dalla Polizia Penitenziaria fosse contagiosa avremmo un sistema penitenziario eccellente!

 

Ancora una brillante operazione da parte del personale di Polizia Penitenziaria del carcere cagliaritano di UTA dove durante le operazioni di perquisizione e bonifica, preliminari all’inizio della attività dell’Istituto, sono stati ritrovati 2 cellulari e sostanze stupefacenti nel cortile passeggi, presumibilmente calate con l’utilizzo dei droni nella notte precedente.

A renderlo noto il segretario generale della Sardegna della UIL PA Polizia Penitenziaria Michele CIREDDU che aggiunge:…” Sono in atto delle indagini per identificare gli autori dell’introduzione dei cellulari e delle sostanze stupefacenti, resta comunque l’importante attività del personale di Polizia Penitenziaria che dimostra di essere piu’ forte delle avversità rappresentate dalla gestione fallimentare del sistema penitenziario.

Abbiamo infatti definito il sistema penitenziario fallimentare e da rifondare , slogan ripetuto, a ragione, da tutti i livelli della UIL ,che fornisce il quadro desolante della gestione dell’Amministrazione. Inversamente proporzionale allo scempio gestionale di un Amministrazione sempre piu’ allo sbando e’ invece l’operato della Polizia Penitenziaria che, anche in questa occasione, ha dimostrato di essere sul pezzo, riuscendo a garantire la presenza dello Stato in un territorio considerato “ di confine”.

Queste sostanze avrebbero certamente determinato effetti devastanti considerato che gli assuntori spesso soffrono di patologie importanti e l’assunzione avrebbe potuto causare effetti nefasti. Allo stesso modo l’introduzione dei cellulari avrebbe potuto agevolare la commissione dei reati con il loro utilizzo e avrebbe potuto creare delle gravi problematiche alla sicurezza sia degli operatori che dell’Istituto.

Sarebbe stato facile infatti, oltre a commissionare reati, fornire informazioni sui movimenti esterni degli stessi detenuti in occasione delle traduzioni esterne.

Nel carcere cagliaritano sono ristretti detenuti con spiccata pericolosità criminale che si uniscono al numero esorbitante di detenuti con problemi psichiatrici, un mix esplosivo che mette a dura prova in ogni turno gli Agenti, basti pensare che nel carcere di Uta si verificano il triplo degli eventi critici rispetto a tutti gli altri Istituti della regione.

Abbiamo appreso della volontà del Ministro della Giustizia di nominare il Giudice cagliaritano Carlo RENOLDI a capo del Dipartimento, al netto delle polemiche che sono nate a seguito di questa decisione, auspichiamo che sappia riconoscere i problemi della Sardegna, sappia avviare un confronto costruttivo con i rappresentanti dei lavoratori, sappia inviare i Direttori e Comandanti in tutti gli Istituti della regione, “snidandoli” anche dagli Uffici dipartimentali se necessario, cosi’ come auspichiamo sappia inviare un Provveditore che abbia la capacità di prendere in mano la situazione e ripristinare corrette relazioni sindacali in favore a tutto il personale ma soprattutto sappia sbattere i pugni nella scrivania del dipartimento e del Ministro quando necessario. Se l’efficienza dimostrata dalla Polizia Penitenziaria fosse contagiosa, avremmo un sistema penitenziario eccellente! Giungano i complimenti ed i ringraziamenti da parte di tutti i livelli della UIL ad un reparto di Polizia penitenziaria che rappresenta una vera e propria eccellenza!

Allegati:
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