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Carceri: Il Nuovo Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Bernardo PETRALIA annuncia l’imminente visita agli istituti della Sardegna.

La UIL: auspichiamo convochi le Organizzazioni sindacali, gli chiederemo di intervenire per portare a termine per il distretto le promesse mai mantenute del suo predecessore.

 

Ad annunciare l’imminente visita negli Istituti di Cagliari e Nuoro e’ stato lo stesso Capo del Diparimento dell’Amministrazione Penitenziaria Bernardo PETRALIA che e’ succeduto di recente al dimissionario Francesco Basentini indirizzatario delle accuse per l’anomala gestione della scarcerazione del detenuto al 41 bis Pasquale Zagaria avvenuta nell’Istituto di Sassari.

Il nuovo Capo del DAP ha annunciato in un comunicato stampa di aver inizato una serie di visite negli istituti d’Italia per verificare di persona la situazione nelle periferie e tra le mete sarde ha inserito Cagliari e Nuoro.

La UIL PA Polizia Penitenziaria per voce del segretario generale della Sardegna Michele CIREDDU auspica che l’occasione sia propizia per ottenere un incontro con le Organizzazioni sindacali del settore:

...” siamo venuti a conoscenza dell’imminente visita in Sardegna del nuovo Capo del Dipartimento e del suo Vice Roberto Tartaglia, chiederemo un incontro per esplicitare le difficoltà che il personale di Polizia Penitenziaria e’ costretto ad affrontare. Intanto l’annosa mancata consegna dei repartini detentivi ospedalieri e la mancata attivazione dei posti di Polizia Penitenziaria nei principali aeroporti dell’Isola. Se davvero come e’ emerso dai mass media, l’arrivo nell’Istituto di Cagliari di ulteriori 100 detenuti appartenenti al circuito 41 bis e’ imminente, tali consegne sono ancor piu’ di estrema importanza, si rischia altrimenti di dover “militarizzare” interi ospedali in caso di ricoveri esterni.

La politica sarda e le Istituzioni sembra stiano continuando pericolosamente a sottovalutare la problematica che abbiamo denunciato unitariamente ma non potranno mai asserire di non conoscere la situazione. Continuando a soprassedere mettono in pericolo la sicurezza degli operatori sia di Polizia Penitenziaria che della sanità ma anche la sicurezza pubblica, perche giova ricordarlo, all’interno degli ospedali e negli aeroporti ci sono cittadini che gioco forza possono essere esposti a rischi concreti in caso di eventi critici.

Per quanto riguarda invece le dinamiche all’interno degli Istituti chiederemo al nuovo Capo del Diaprtimento di voler concretizzare quegli interventi annunciati per la Sardegna dal suo predecessore ma rimasti semplici promesse. Continuano infatti le aggressioni a danno del personale, mancano le dotazioni ed i presidi di sicurezza individuale, le strutture malgrado siano di recente costruzione sono già fatiscenti e presentano numerose anomalie e gli interventi di manutenzione sono solo un miraggio. Cosi’ come nonostante i numerosi ritrovamenti di sostanze stupefacenti e dei micro cellulari che vengono occultati nei luoghi piu’ impensabili, non si interviene per dotare ogni Istituto di un distaccamento del reparto cinofili e per fornire gli strumenti di rilevamento dei cellulari.

Ed ancora nell’Istituto di Sassari non e’ stato assegnato un Comandnate titolare cosi’ come a Oristano, Tempio, Isili, Is Arenas , Lanusei non e’ stato assegnato un Direttore in pianta stabile, malgrado in organico ci sia la possibilità di colmare tali lacune. Anche gli organici della Polizia Penitenziaria sono drammaticamente carenti, l’organico previsto e’ infatti pari a 1834 unità ma ne sono presenti in regione poco piu’ di 1300.

Auspichiamo quindi che il nuovo Capo del DAP voglia mettere la Sardegna al centro delle priorità di intervento, con la stessa solerzia con cui vengono inviati detenuti che nella penisola sono risultati ingestibili e soprattutto considerando che il presunto invio di ulteriori 100 detenuti al 41 bis creerà ulteriori criticità. Il personale e’ riuscito sin’ora a gestire anche le situazioni piu’ estreme, ma non e’ pensabile chiedere perennemente l’impossibile senza prevedere interventi concreti, auspichiamo quindi che l’incontro con le OO.SS. possa avvenire per trattare queste e altre situazioni urgentissime….”