Si è tenuto oggi l’incontro col Prefetto di Cagliari presso la sala riunioni di piazza Palazzo. In premessa la signora Dessì, Vicario del Signor Prefetto, ha specificato la sensibilità che l’istituzione riserva all’argomento che è sotto attenzione da tempo anche grazie alla nostre denunce, elencando una serie di misure già adottate e di imminente intervento. - È stata accolta favorevolmente la nostra richiesta di munire l’intera zona di un impianto di video sorveglianza, il comune di Cagliari ne ha curato il progetto ed entro Settembre saranno stanziati i fondi statali (perché trattasi di compendi di costruzione statale) e anche se non dovessero essere messi a disposizione i fondi statali, siamo stati rassicurati sul fatto che l’opera sarà realizzata (probabilmente entro dicembre) con i fondi regionali già a disposizione. - Riguardo alla prevenzione sarà riproposto al comitato provinciale sull’ordine e la sicurezza pubblica, il tema del rinforzo ed incremento del pattugliamento delle varie forze di polizia, come ad esempio avvenne ad inizio estate con l’apporto di nuclei dei reparti prevenzione crimine; resta in opera il potenziamento del dispositivo già adottato. I nostri interventi hanno posto l’attenzione anche sulla questione logistica (recinzioni, interventi di manutenzione, riscatto degli alloggi) aspetto apparentemente marginale ma strettamente legato alla sicurezza passiva e percepita dagli abitanti che sarà probabilmente affrontato nel merito ad un successivo incontro. Fondamentale è stato fornire ai delegati del Governo, la nostra interpretazione sul movente degli atti quali incendi, minacce, scritte, bombe carta, ingiurie, grida provocatorie in danno agli appartenenti alle forze dell’ordine, alle loro case, alle loro automobili: colpire direttamente o indirettamente un appartenente alle forze dell’ordine, significa colpire lo Stato o compiere un atto ritorsivo o offensivo nei confronti dello Stato che negli uomini e donne in divisa viene identificato. Si compie in tali vili comportamenti (perché si va compromettere la serenità non del singolo ma delle famiglie e della comunità intera) la vendetta di quei cittadini che dallo Stato sono stati ristretti o denunciati per le proprie condotte antigiuridiche! Interpretazione che oggi ha raggiunto un importante punto di condivisione e fornito nuovi spunti di riflessione. Infine abbiamo rilasciato un dossier con la raccolta firme dei condomini, circa 70 famiglie ed un resoconto di tutti gli episodi verificatisi nei scorsi mesi sino all’ultimo di due soli giorni fa.
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