COMUNICATO DELL' 16 GENNAIO 2018
Casa Circondariale di Cagliari UTA, ancora 2 aggressioni detenuto in ospedale crea lo scompiglio, distrugge la camera, si scaglia contro gli Agenti e infermieri, la UIL: " è uno stillicidio, si intervenga prima che si verifichi una tragedia"
A distanza di 1 settimana dall'aggressione avvenuta a 2 Agenti si è verificato un nuovo episodio di violenza in un ospedale esterno cittadino.
Un detenuto si è staccato la cannula del flebo, ha succhiato il proprio sangue e lo ha sputato verso gli Agenti, ha poi usato diversi oggetti come arma per aggredire i poliziotti che lo piantonavano. Gli Agenti sono intervenuti per bloccare l'aggressore ed a stento sono riusciti a contenerne l'azione violenta, riportando diversi danni fisici. Sono poi sopraggiunti dei rinforzi che hanno sostituito gli Agenti, uno dei quali ha riportato la lussazione della spalla con prognosi di 15 giorni s.c.
Dopo i casi di Oristano si ripetono a Cagliari episodi che vedono i i nostri poliziotti soccombere, è il commento del vice segretario regionale della UIL PA Polizia Penitenziaria Stefano Pilleri che dichiara: " è diventato uno stillicidio di aggressioni, oltre ad essere a rischio la sicurezza dei lavoratori sono a rischio i cittadini che entrano a contatto, loro malgrado, con i detenuti.
Un sindacato dei sanitari ha denunciato l'insicurezza degli ospedali, soprattutto in occasione dei piantonamenti dei detenuti, noi ribadiamo e denunciamo invece, la mancata assegnazione del repartino detentivo ospedaliero per il ricovero dei detenuti che, a quanto ci risulta, è pronto ma non è stato mai consegnato in quanto ci è stato riferito, la ASL lo ha destinato ad altro utilizzo.
Prima che si verifichi una tragedia, intervengano il Provveditore ed il Prefetto per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini che vengono a contatto con l'Istituzione Penitenziaria, ci chiediamo come si possano ancora ignorare le nostre denuncie, se non si interverrà immediatamente si rischia una tragedia!
Occorre inoltre un intervento sulla gestione dell'Istituto che sin 'ora non ha saputo salvaguardare la sicurezza dei poliziotti, il detenuto non era nuovo ad episodi simili, già in diverse occasioni aveva aggredito i poliziotti in luogo esterno di cura. Ci chiediamo come si possa ignorare tale pericolosità ed inviare solo due Agenti nel servizio di piantonamento! Il risultato è sotto gli occhi di tutti, una camera di ospedale distrutta, panico nell'ospedale e 2 Poliziotti infortunati. Non possiamo piu' tollerare tali aggressioni! Se credono che i nostri poliziotti siano vittime sacrificali di un sistema alla deriva ed una gestione che non ha come priorità la salvaguardia dei lavoratori, troverà la nostra azione di protesta. Chiederemo un immediata convocazione al Provveditore per analizzare le anomalie sulla gestione dell'Istituto di UTA, in mancanza di riscontri concreti ed immediati inizieremo con le azioni di protesta eclatanti!