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http://www.castedduonline.it/area-vasta/hinterland/45441/carcere-uta-continua-la-tensione-detenuto-aggredisce-un-medico.html

http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=47053

Comunicato Stampa del 13 marzo 2017

 

Carcere di UTA, continua la tensione , detenuto cerca di aggredire un medico,  bloccato a fatica da un Agente. La UIL: il Provveditore intervenga per trasferire i detenuti violenti!

 

Il carcere è già pericolosamente sovraffollato, tra detenuti psichiatrici, detenuti ingestibili, eventi critici e piantonamenti in luogo esterno di cura, la situazione è drammatica, intanto continua il silenzio dell'Amministrazione!

 

L'Istituto di UTA , ormai noto per essere il primo Istituto in Italia per tentati suicidi e numero di eventi critici in proporzione al numero di detenuti presenti, continua a registrare gravi problematiche che il personale di Polizia Penitenziaria fatica a gestire. UN detenuto noto per i numerosi episodi che hanno turbato l'ordine e la sicurezza dell'Istituto ha cercato di aggredire un medico all'interno dell'infermeria della sezione, solo grazie all'immediato intervento di un Agente si è evitato il peggio.

Episodi simili ormai si stanno verificando piu' volte durante le giornate, gli eventi critici nell'Istituto sono diventati una costante e ne caratterizzano la quotidianità.

IL carcere ha una capienza regolamentare di 560 detenuti, ne sono presenti piu' di 610 , è questo sta creando gravi difficoltà anche per assegnare nelle sezioni eventuali nuovi arresti, nelle celle detentive costruite per contenere 2 detenuti. E'  già stato posizionato il 3° letto e nonostante questo, il Dipartimento continua ad assegnare ulteriori detenuti provenienti dalla penisola.

Gli eventi critici continuano inesorabilmente a scandire la vita giornaliera delle sezioni dove il personale di Polizia Penitenziaria continua ad essere costretto ad un mole di lavoro al  di sopra della soglia di tollerabilità, termometro indicativo della situazione è il numero abnorme di Agenti che sono costretti ad abbandonare il servizio per motivi legati allo stress da lavoro correlato.

La sicurezza dei lavoratori continua ad essere a rischio, l'organizzazione del lavoro malgrado le promesse della DIrezione nell'ultima riunione sindacale, continua ad essere distante dalle reali necessità del personale e delle situazioni operative, cosi' come nessun intervento è stato messo in atto per il benessere del personale e del rispetto degli accordi interni per garantire una rotazione nei posti di servizio e sgravare dalla pressione delle sezioni il personale che in 2 anni ha assorbito la mole di lavoro insopportabile.

Continuano inesorabilmente anche i ricoveri di detenuti presso gli ospedali esterni , talvolta si sono verificati 5 piantonamenti contemporanei con l'impiego di 40 Agenti nell'arco della giornata, dato estremamente significativo.

Una situazione surreale che meriterebbe un immediato intervento da parte dei vertici dell'Amministrazione locale e regionale, ma sin'ora non abbiamo notizia di alcuna iniziativa.

La UIL ha inviato una nota al Capo del Dipartimento per denunciare il grave stato in cui la Polizia Penitenziaria dell'Istituto è costretta a lavorare.