OGGETTO: Casa Circondariale di Cagliari UTA, anomalie nell’organizzazione delle traduzioni.
Egregio Provveditore,
Sono pervenute diverse e, riteniamo giustificate, lamentele sull’ inadeguata organizzazione di alcune traduzioni anche particolarmente complicate e che necessitavano a nostro avviso maggior attenzione da parte del responsabile del servizio.
Nello specifico, riteniamo grave quanto ci è stato riferito in occasione di una traduzione di un detenuto disabile, notoriamente problematico di qualche giorno fa.
Gli Agenti di scorta hanno dovuto letteralmente caricare gli enormi bagagli dello stesso ed hanno dovuto impiegare un auto di servizio per posizionare i numerosi e voluminosi bagagli. Lo stesso è accaduto per il fascicolo dall’enorme mole e dall’enorme peso che gli Agenti hanno dovuto trasportare e caricare sia nella nave, che nell’Istituto di destinazione.
Altra nota dolente, la somministrazione della terapia! Non è stata prevista la presenza di personale medico o infermieristico e la scorta ha dovuto somministrare la numerosa terapia al detenuto che soffre di gravi problematiche di salute con i rischi connessi, anche il medico della nave interpellato in merito ha avuto evidenti difficoltà non conoscendo il caso clinico.
Noi siamo fermamente convinti che, con un minimo di attenzione, di pianificazione e di collaborazione si sarebbero evitati tutti questi inconvenienti; se il responsabile del NTP o chi per esso si fosse coordinato con l’Ufficio matricola si potevano consegnare alla scorta le parti recenti dello stesso ed i documenti piu’ datati potevano tranquillamente essere spediti per posta, la stessa procedura poteva essere adottata per i bagagli in eccesso.
Tali inadempienze e la superficialità con cui sembrano pianificate le traduzioni, soprattutto quelle con detenuti cosi’ problematici, possono creare come in questo caso, delle situazioni compromettenti sull’esito della stessa, oltre a ledere la dignità dei poliziotti costretti a caricare nella nave i numerosi bagagli e trasportarli con dei carrelli da un piano all'altro, suscitando l’ilarità degli altri passeggeri e l'indignazione della scorta.
Continuiamo a sostenere che oltre alla oggettiva carenza organica continua a mancare a nostro avviso la dovuta attenzione per la pianificazione dei servizi e la giusta attenzione per il personale che a causa della mancanza di organizzazione è costretto a svolgere incombenze non previste e lesive della dignità di poliziotto.
In attesa di urgentissimo riscontro, cordiali saluti.