OGGETTO: Casa circondariale di Nuoro, organizzazione del lavoro.
Egregio Direttore,
Durante i lavori del recente tavolo tecnico, le parti in causa hanno convenuto sulla possibilità di realizzare una sorta di ricognizione tra il personale di Polizia Penitenziaria per valutare il numero di Agenti che forniva la disponibilità per continuare a svolgere le 8 ore programmate giornaliere e comunque, il lavoro straordinario. Relativamente l’andamento di questi dati, ci aspettavamo delle comunicazioni e soprattutto delle indicazioni, perche’ continuiamo ad essere convinti che con l’integrazione di 10 unità collegate con l’assegnazione dei neo Agenti e, con la fine del piano ferie estivo , la programmazione dei servizi dal mese di ottobre in poi, possa essere realizzata garantendo lo svolgimento delle 36 ore settimanali, almeno per quel personale che non ha fornito la disponibilità per continuare a svolgere le 8 ore giornaliere.
Ci e’ stato riferito invece che il Comandante in questi giorni pare abbia convocato le unità che svolgono l’incarico della sorveglianza generale per comunicare che, a prescindere dall’esito della ricognizione ancora in atto, i servizi di ottobre e di novembre, continueranno ad essere programmati con le 8 ore.
Ora, ammesso e non concesso che non vi sia la volontà di ripristinare le condizioni di normalità, rispettando gli orari previsti dal contratto e dall’accordo quadro nazionale, ci aspettavamo perlomeno una comunicazione ufficiale da parte Sua sull’argomento e sul vostro reale intendimento.
A questo punto ci sembra inutile continuare i lavori del tavolo tecnico se quello che viene stabilito in tale sede viene letteralmente ignorato da chi invece dovrebbe impegnarsi per realizzare quanto concordato. Duole anche constatare che le nostre segnalazioni rispetto le disparità nella fruizione dei riposi domenicali e festivi tra il personale pare abbiano dato il via ad una campagna strumentalizzata , diffamatoria e fuorviante che dipinge i delegati della UIL come coloro che tutelano solo i diritti del personale del “servizio a turno” a discapito dei posti fissi.
In questo caso e’ utile ribadire che la UIL pretende l’equa distribuzione dei diritti, in primis per consentire al personale che lavora nei turni h24 di poter fruire delle domeniche e dei diritti previsti dagli accordi sindacali, ma, ci teniamo a ribadire, ANCHE PER EVITARE CHE A CONTRIBUIRE SIANO SEMPRE E SOLO GLI STESSI POSTI FISSI, mentre altri non lavorano nelle domeniche anche per diversi mesi consecutivi. Questo lo ribadiamo, non ci sembra giusto nei confronti di chi il contributo, soprattutto durante questo periodo di emergenza, lo sta fornendo senza distinzione di incarico e di mansione. Il personale del “servizio a turno” e’ costretto a lavorare in condizioni estreme ogni giorno, subendo l’imposizione delle 8 ore, ma siamo perfettamente consapevoli che anche le unità che svolgono servizio nei posti fissi, contribuiscono ad alleviare il lavoro di chi svolge i turni e poi devono anche recuperare quello che non hanno potuto svolgere nel proprio ufficio o incarico. Se pero’ tutti contribuissero in ugual maniera converrà con noi sul fatto che il disagio sarebbe inferiore sia per chi lavora al quadro permanente che per tutti i posti fissi che continuano a contribuire e, se non si ristabiliscono pari opportunità, e’ anche nei loro confronti la mancanza di rispetto, altro che attacchi strumentali! Chi cerca di denigrare in maniera infima ed ignobile il nostro operato, non fa altro che far finta di non sapere che per la UIL non esistono figli di un Dio minore, non vi e’ quindi da parte nostra nessun “attacco”contro nessun posto fisso, ma e’ in atto caso mai una lotta, che Lei e tutto il personale, a nostro avviso, dovreste supportare contro le disparità e la distribuzione irrazionale dei servizi che combattiamo a Nuoro, cosi’ come facciamo in tutti gli altri istituti della regione.
A titolo di esempio nell’Istituto di UTA unitariamente manifesteremo il giorno 21 p.v. contro l’imposizione delle 8 ore e contro la gestione del personale che riteniamo parziale ed irrazionale.
Alla Direzione chiediamo quindi di voler rendere edotte le OO.SS. sul reale intendimento rispetto il ripristino delle 36 ore settimanali, considerando in maniera oggettiva che, avendo un’ ampia disponibilità di unità che aderiscono a svolgere lo straordinario, a nostro avviso, tale possibilità per il restante personale e’ concreta e praticabile.
Si comunica infine che sino al riscontro della presente, la UIL non parteciperà a nessuna convocazione per ulteriori tavoli tecnici e valuterà altre azioni eclatanti.