OGGETTO: Casa Circondariale di Cagliari, organizzazione dell’Istituto richiesta convocazione .
Egregio Direttore,
Considerata la necessità di apportare alcune significative modifiche al protocollo di intesa locale ed all’organizzazione dell’Istituto da Lei diretto, appare non piu’ procrastinabile una convocazione per discutere sulla questione e trovare delle modalità operative alternative che potrebbero essere piu’ funzionali rispetto a quelle attuali.
Se è vero come è vero che il Dipartimento ha fornito delle disposizioni e delle linee guida alle Direzioni degli Istituti Penitenziari relativamente alla gestione del personale ed all’organizzazione del lavoro, tali disposizioni nel caso della Casa Circondariale di Cagliari a nostro avviso potrebbero essere interpretate e realizzate in maniera piu’ efficiente sia in termini di gestione delle risorse umane, sia nella scelta dei canali comunicativi per rendere partecipe il personale sulle decisioni che vengono assunte dalla Direzione, sia per quanto riguarda la distribuzione dei carichi di lavoro.
Occorre innanzitutto a nostro avviso dare un esito al lavoro che il tavolo tecnico composto dalla parte tecnica e dai dirigenti sindacali ha realizzato alcuni mesi or sono, per la ridistribuzione dei carichi di lavoro nei vari posti di servizio. Su questo aspetto chiediamo di ricevere l’ informazione preventiva contenente il nuovo protocollo di intesa locale con le modifiche proposte per l’eventuale approvazione sede di contrattazione.
Per quanto riguarda la necessità di rivedere l’organizzazione dell’Istituto, considerato che le attività si svolgono sino alle ore serali e gli eventi critici si verificano statisticamente soprattutto in quella fascia oraria, crediamo sia di vitale importanza bilanciare i livelli di sicurezza incrementando le unità da impiegare negli orali serali e prevedendo un apporto degli altri operatori, cosa tra l’altro prevista dalle disposizioni dipartimentali, (“ la sicurezza degli Istituti è garantita dal personale di Polizia Penitenziaria grazie anche all’apporto multidisciplinare degli altri operatori”). Attualmente negli orari antimeridiani sono presenti tutte le figure apicali dell’Istituto, gli Uffici e la stragrande maggioranza dei cd "posti fissi", se una percentuale fosse presente anche nelle fasce orarie serali potrebbe consentire la creazione di un “carcere vivo” ed attivo in tutta la giornata.
Ovviamente ne trarrebbe beneficio anche e soprattutto il personale che svolge servizio nelle sezioni detentive che attualmente soprattutto negli orari serali vive una sensazione di solitudine e deve far fronte agli eventi critici che spesso vedono protagonisti detenuti con patologie psichiatriche che mettono in atto atteggiamenti aggressivi anche per motivi futili, (es. impossibilità di risposta da parte dell’Agente per una richiesta a causa della mancanza dell'operatore che potrebbe' fornire le informazioni richieste nel turno serale).
Siamo consapevoli che il sindacato non ha potere contrattuale sui livelli di sicurezza ma in questo caso a nostro avviso l’organizzazione attuale mette a rischio la sicurezza degli operatori come testimoniano le varie aggressioni subite dal personale, di conseguenza crediamo di essere piu' che legittimati per cercare di sensibilizzare la S.V. a mettere in atto dei possibili accorgimenti.
Avrà avuto modo di constatare che l’Istituto cagliaritano non è di facile gestione, tra l’ altro è considerato dal Dipartimento un carcere di 1° livello, continuano quindi a provenire detenuti che in altri Istituti hanno creato gravi problemi alla sicurezza, si sono resi responsabili dei piu efferati eventi critici come le aggressioni a danno del personale.
Crediamo quindi sia preminente cercare in ogni modo di garantire la funzionalità dell’Istituto in tutta la giornata, con tutti gli operatori protagonisti per mettere il personale di Polizia Penitenziaria in condizioni di svolgere il proprio lavoro nel miglior modo possibile non solo negli orari antimeridiani.
Per quanto riguarda invece le modalità comunicative , crediamo converrà con noi che nel caso dovesse rendersi necessario prendere delle decisioni o incrementare il carico di lavoro di alcuni posti di servizio oberati di lavoro, sia piu’ funzionale rendere partecipi gli operatori della decisione intrapresa con una comunicazione preliminarmente verbale dove poter anche valutare le eventuali alternative e per analizzare quali potrebbero essere le difficoltà che invece le disposizioni possono comportare. Ci risulta invece che in maniera improvvisa senza nessun coinvolgimento degli interessati si siano emanate delle disposizioni di servizio dove sono stati incrementati i carichi di lavoro di un posto di servizio senza avere ricevuto la garanzia che tali ulteriori incombenze potevano essere assicurate, caso emblematico il locale Ufficio conti correnti.
SI chiede pertanto un riscontro di quanto sopra evidenziato e di voler convocare una riunione sindacale per rivedere il protocollo di intesa locale dell’Istituto in esito ai lavori svolti dal tavolo tecnico nei mesi precedenti.
In attesa di urgentissimo riscontro , cordiali saluti.