OGGETTO: Istituti della Sardegna, celebrazione della festa del Corpo di Polizia Penitenziaria a livello locale.
In occasione della celebrazione della Festa del Corpo di Polizia Penitenziaria che nel distretto Sardegna si terrà a livello locale nei vari Istituti, le OO.SS. firmatarie del presente documento non parteciperanno nonostante gli inviti formali delle varie Direzioni.
E' giusta l'occasione per ricordare che le OO.SS. a livello nazionale hanno organizzato una manifestazione di protesta che si terrà a Roma nella giornata in cui verra' celebrata la festa del corpo, per protestare contro un Amministrazione ormai troppo distante dalle reali esigenze del sistema penitenziario.
Noi riteniamo che in Sardegna sia stato ormai superato ogni limite, i diritti del personale sono costantemente violati, gli accordi e le normative che in un Amministrazione appartenente al Ministero della Giustizia dovrebbero essere alla base di ogni relazione con i rappresentanti dei lavoratori sono invece spudoratamente aggirati.
Oltre a questi atteggiamenti che già ledono i diritti del personale, dobbiamo anche assistere a delle manifestazioni di arroganza nei confronti degli Agenti che in condizioni impossibili lavorano nelle prime linee degli Istituti.
Non vogliamo mettere il dito nella piaga, ma ci fa ancora male infatti aver assistito alla decisioni di elevare un rapporto disciplinare ad un eccellente poliziotto dell'Istituto di UTA per il solo fatto di aver svolto in solitudine due distinti posti di servizio come sancito dagli ordini di servizio dell'Istituto. QUelle lacrime che sono scese ad un Poliziotto che non capiva il perchè un Amministrazione lo avesse obbligato a svolgere l'impossibile per poi cercare inspiegabilmente di punirlo sono emblematiche, perchè rappresentano l'attuale situazione in cui sono costretti a svolgere il proprio lavoro i nostri poliziotti.
Ancora, ci sembra assolutamente inspiegabile il motivo per cui numerose DIrezioni, dopo i vari interpelli emanati per i vari posti "fissi" e per i NN.TT.PP. non abbiano permesso ai vincitori di poter soddisfare le proprie aspirazioni professionali! Questa non riteniamo sia una gestione che rispetti il "diritto" come imporrebbe il buonsenso e la buona gestione della "cosa" pubblica!
Per quanto riguarda invece la gestione del personale, dobbiamo ancora lottare per ottenere dei risultati che in altre regioni sono già stati raggiunti senza nessuna difficoltà, casi emblematici la mancata assegnazione di un Commissario presso l'Istituto di Sassari, e la mancata assegnazione di un Direttore titolare presso gli Istituti di Cagliari, Nuoro, Tempio, Is Arenas, Lanusei, Mamone.
Per quanto riguarda invece l'imposizione delle 8 ore giornaliere in alcuni Istituti crediamo sia stata un ennesima dimostrazione di arroganza e poca considerazione per il personale e per le OO.SS.
Nonostante infatti, la dimostrazione di responsabilità dei delegati sindacali che unitariamente avevano presentato un organizzazione del lavoro che potesse scongiurare l'imposizione delle 8 ore , è stato deciso di non tenerne conto. Paradossalmente le ore di straordinario programmate ed imposte, negli Istituti di Sassari, Isili e Lanusei, ma negli altri Istituti dove, seppur non programmate, alcune unità sono obbligate a svolgere anche 120 ore mensili che non vengono neppure retribuite.
Ad onor del vero, l'arrivo del Provveditore con la sua verve iniziale ci aveva dato la sensazione che almeno il rispetto degli accordi in favore del benessere del personale sarebbero stati finalmente rispettati. In diverse riunioni avevamo chiesto proprio questo: il rispetto degli accordi, delle normative, delle pari opportunità, una attenzione per i diritti del personale, un ricorso minore ai rapporti disciplinari per dare spazio al dialogo con gli Agenti che sono costretti a situazioni operative piu' grandi di ogni possibilità umana. Sapevamo e sappiamo benissimo che l'impossibile non si puo' realizzare , siamo sempre stati pragmatici e realisti, ma quando chiediamo il rispetto delle prerogative sindacali, significa che stiamo chiedendo il rispetto per i poliziotti ed attualmente questo manca!
Possiamo ancora citare le aggressioni a danno del personale, i numerosi eventi critici che gli Agenti in solitudine devono contrastare, nel silenzio dell'Amministrazione.
Sarebbero ancora tante le situazioni da descrivere ma crediamo che ogni DIrezione ed il Provveditore sappiano perfettamente quali sono le anomalie gestionali che caratterizzano le difficoltà operative del personale.
Attualmente crediamo non ci siano le condizioni per festeggiare una festa del corpo con un amministrazione che non rispetta i propri Poliziotti.
Con l'occasione si porgono cordiali saluti.